Discussione: Il tempo
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Vecchio 04-05-2009, 11.48.43   #3
Ray
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Scusami Ray, non mi è chiarissimo, dato l'esempio che hai fatto vuoi dire che consideriamo una cosa esistente fintantochè la stiamo vivendo?

Non capisco bene la relazione tra cosa sia il tempo e la città mentre mi è più chiaro il discorso delle stagioni.
Anche se l'autunno scorso non è che non esiste più perchè passato, in quanto rimasto "vivo" nella memoria...se c'è..mentre di alcuni giorni in effetti non posso dire che "esistano" perchè non me li ricordo.

Però so che ci sono lo stesso perchè un qualsiasi fatto potrebbe riportarmeli alla mente.

Mmmm..il tempo quindi potrebbe essere la sequenza di azioni che si sono susseguite ma che non ha un solo "verso" in quanto posso andare all'indietro...la città non smette di esistere perchè io mi sono spostato in un'azione successiva (anche se si potrebbe dire che non esiste più in quanto cambiano le persone, dei negozi magari chiudono o aprono..ecc )

Ho capito qualcosa di quello che hai detto?

Intendevo, forse pretenziosamente, suscitare un'intuizione.

Così come, nello spazio, le città esistono anche mentre io non le sto vivendo, così passato e futuro (le due città nella metafora, i due autunni fuori di essa) esistono anche se io non li sto più/ancora vivendo.

Se si penetra sta cosa, ci si rende conto come la nostra concezione del tempo, dovuta alla nostra ineluttabile percezione, che è basata su passato-presente-futuro, è del tutto assurda. L'unica cosa che può esistere è un continuo presente, del tutto indipendente da noi.
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