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Originalmente inviato da Uno
E' vero Nike, siamo abituati a pensare che un emozione vada provocata, e normalmente nella nostra vita così siamo abituati fin da piccoli, questo ci da il senso di quanto siamo lontani dall'emozione primigenia, innata, quella che seppelliamo sotto strati di "civilizzazione", condizionamenti etc...
Però dentro di noi da qualche parte esiste questa emozione naturale, non soggetta all'ambiente, tutto sommato meno manifestabile di quelle indotte e/o provocate... visibile solo per alcuni particolari all'occhio attento.
Emozione che detta in una maniera semplicistica corrisponde al vivere a pieno, essere vivi... ciò che in contrapposizione al nostro stato normale sembra euforia, ciò che il corpo non è abituato a reggere, almeno all'inizio se si riesce a prolungare lo stato, il corpo si ubriaca.
Quest'emozione dovrebbe incontrarsi con la mente della stessa natura, cioè pura non condizionata etc..... altra "botta" non facilmente sopportabile dal nostro vivere comune...
Le due (mente ed emozione) a questo livello non sono più distinte, sono un tutt'uno, definito da alcuni mente superiore.
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Quindi si tratterebbe di instaurare, e prima ancora riuscire a costruire, un collegamento tra Emozione e Mente?
Parliamo di uno stato, mi sembra, che attraverso lo sforzo cosciente o anche indotto dallo sforzo fisico, nel caso di esercizio di ginnastica o durante la pratica sportiva - a volte inconsapevolmente come diceva Ray; mi viene in mente per altro quello stato all'interno del quale si specializzano nella e per la pratica, ad esempio, i monaci Shao Lin così da allenarsi non soltanto allo sforzo, in quanto si allenano ininterrottamente per molte ore al giorno ma questo gli permetterebbe di accedere in uno stato percettivo diverso - si percepisce in maniera altra.
Insomma, una percezione differente da quella che si usa di solito, un percepire che a prima acchitto appunto può essere confuso come euforia; come essere inebriati da qualcosa.
A questo proposito mi pare simile, ma non ci giurerei, a ciò che si percepisce col vino e solo con questo, dopo uno o due bicchieri al massimo poi il corpo, dopo questa quantità, perde, come dire, quel "contatto"!