Discussione: Il volto del demonio
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Vecchio 18-04-2011, 17.23.10   #9
diamantea
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E' da giorni che ci penso alla scena del dottore che mi corteggia, cerca di sedurmi distraendosi dal mio problema suo dovere professionale, oggi ho pensato a cosa mi ricorda. E' un modello appreso da ragazzina per difendermi dalle molestie...
Mi è capitato con il mio dottore a 15 anni e con il mio professore di matematica a 17 anni... Entrambi uomini maturi con figli, mi hanno chiuso la porta a chiave per convincermi a concedermi...
Due situazioni in cui ho trovato la via d'uscita senza drammi semplicemente appellandomi al fatto che nella stanza attigua vi erano persone le quali sentendomi gridare, e lo avrei fatto, sarebbero accorse in mio aiuto.
Ho mantenuto nervi saldi, mente fredda e tono gentile e convincente nel farmi aprire la porta senza storie promettendo di non dire niente a nessuno. E così è stato, sono uscita indenne e non ho detto nulla ai miei genitori e non ho più voluto rivederli mai più da sola.
Mi è capitato altre volte da adulta, purtroppo queste cose accadono più spesso di quanto si possa pensare ma me la sono cavata sempre senza drammi minacciando lo scandalo tramite le persone vicine, ho sempre fatto in modo di non trovarmi mai sola con un uomo che capisco al volo di che pasta è fatto. Mai rifiutare un uomo accalorato e desideroso, potrebbe diventare violento, abusare in un raputs, invece restare calmi, ragionare e soprattutto far capire che non è conveniente, i rischi di uno scandalo sono alti, la gente accorre, perchè far la parte dell'orco?
Adesso non saprei dire se questa tattica sia positiva, se mi ha fatto bene o male. Di sicuro mi ha insegnato un certo distacco, un atteggiamento che fa smontare subito il desiderio anche quando non dovrei, con il mio uomo ad esempio, ritiro l'energia dal corpo, entro nel mentale, nello speculativo per trarmi fuori dall'impiccio ma rivalutando la situazione mi chiedo se questo mi abbia in qualche modo nuociuto, se non sia stata una conquista o sia stata invece una perdita. Mi ha abituata ad accettare anche questo rischio nel corso della vita di una donna anche di persone non sospette, o rispettabili o che per ruolo professionale o familiare non dovrebbero mai avvicinarsi oltre i 50 cm di distanza da me. Potrebbe far parte dello sfondo che mi sono costruita che mi rende predabile sempre nella stessa modalità. Ho sviluppato una certa indifferenza, penso sempre che in qualche modo me la cavo se vicino a me c'è qualcuno, se sono sola sto sempre nelle vicinanze di una porta d'uscita, dietro un tavolo, addocchio eventuali armi di difesa, non abbasso mai la guardia, però non lascio trapelare nulla, sembro apparentemente tranquilla.
La cosa non vale per gli altri però. Nel corso di questi anni lavorativi è capitato che qualche uomo abbia molestato qualche mia assistente, in questi casi sono intervenuta personalmente occhi negli occhi per dire di tenere le mani a posto, non ho bisogno di minacciare, basta semplicemente il mio sguardo duro e carico di tutto il disprezzo per la categoria che due volte non è capitato più con la stessa persona.

Chissà, forse il sogno vuol farmi vedere anche questo.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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