Discussione: Divinita' e Daimon
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Vecchio 23-05-2008, 12.03.59   #30
RedWitch
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
.......Tutto sta a mantenere l'equilibrio, se pretendiamo troppo per noi (della linfa vitale) il daimon si soffoca e noi non possiamo esprimerci oltre un certo punto (l'esempio che facevate del musicista) se concediamo troppo al daimon questo arriva a possederci letteralmente.

Se la domanda verteva su quanto sono reali e consistenti, la risposta è che dipende da noi, c'è chi ci ha lottato fisicamente, chi ne avuto ispirazioni solo interiori, c'è chi non ci pensa neanche, c'è chi in alcune tradizioni li materializza volontariamente realmente con grossi pericoli per esempio i tibetani con i tulpa (non vi fidate tanto di quello che si legge in giro) ma anche un Padre Pio che lottava con un cane nero non era un visionario... dipende da quanto noi gli diamo sostanza, dipende da qual'è il nostro daimon personale e con quali collettivi veniamo in contatto

Non è completamente corretto dire che sono altro da noi (un pò più per alcuni collettivi, in cui comunque avremo anche noi la nostra influenza) ma non è neanche corretto dire che sono noi, parti di noi, se consideriamo la nostra essenza sono altro da noi, se consideriamo l'insieme del sistema uomo sono parti di noi.
E' altamente probabile che non abbia capito niente del discorso, faccio fatica parecchio ad inquadrare la cosa, ma provo a chiedere con un esempio per inserirmi nel discorso e cercare di capire ..

Ci sono cose con cui si puo' dire che "lottiamo" da tutta la vita o quasi.. ho sempre considerato il mio "demone" (mostro) la paura, l'ansia, ed e' qualcosa che non sapevo gestire, quindi mi dominava, mi possedeva letteralmente, imparando man mano un po' a gestirla, questo mostro adesso mi appare meno spaventoso (se dovessi figurarmelo lo immaginerei proprio come se fosse "fisicamente " piu' piccolo di prima, credo di nutrirlo di meno..). Altro lato della medaglia, quando la paura viene usata come benzina per fare qualcosa, non si puo' dire che sia "negativa", ma anzi, aiuta a muoversi, purche' sia "usata bene"..
Nell'esempio, si potrebbe vedere la Paura come Archetipo, e il fatto che per tanto tempo sia stata la parte dominante di me, quella in cui mi identificavo maggiormente, quella che credevo fosse la mia essenza (la red insicura, paurosa), e vederla quindi come "risultante dei piccoli io"?

Grazie
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