Discussione: Autismo è....
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Vecchio 11-10-2008, 21.48.49   #8
nait1972
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Innanzitutto vi dirò cosa sia l'autismo dal mio punto di vista:

L'autismo è una forma di handicap grave che colpisce precocemente i bambini, che tra i 18 mesi e i 3 anni di età subiscono una severa regressione nelle capacità di comunicare; il numero dei vocaboli acquisiti fino a quel momento inizia a ridursi, e nella maggior parte dei casi in forma grave fino anche alla perdita totale del linguaggio.

Questo grave scompenso colpisce purtroppo tutta la sfera della comunicazione. I bambini che si richiudono completamente in se stessi, non riescono più a sopportare gli stimoli che arrivano loro dal mondo circostante.
Anche il contatto oculare con altre persone diventa un'esperienza difficilmente sopportabile, ed è importante sottolineare, che esso è una delle prime forme di comunicazione.

È proprio l'incapacità, o nei casi meno gravi, semplicemente la difficoltà di comunicare su molti aspetti che accomuna i malati d'autismo, unita ad altri deficit, e disturbi quali l'interazione sociale, l'iperattività, significativi problemi comportamentali, disturbi intestinali, enorme difficoltà nel gestirsi ai cambiamenti d'ogni genere, e una risposta non adeguata al dolore o al tatto, questi ultimi si uniscono ad altri aspetti riconducibili a problemi sensoriali.

La loro difficoltà, nell'interagire con altri individui, quali i propri coetanei, li porta ad isolarsi sempre più.

Va inoltre ricordato che ci sono differenti espressioni dell'autismo nei soggetti. L'opinione pubblica, è fuorviata, o perlomeno male informata attraverso il cinema e la televisione.
Quando questi si sono interessati alla patologia, si sono quasi sempre riferiti ad una categoria particolare di autistici identificati come Asperger (autistici ad alto funzionamento).
E' il caso del film "Rain Man" e della Serie Televisiva "E poi c'è Filippo".

Questo purtroppo ha contribuito a diffondere un concetto sbagliato della patologia autistica e dei disturbi a lei riconducibili che in alcuni casi, si manifesta con aspetti e sintomatologie molto più gravi e drammatiche, nella realtà, quali l'epilessia.

Ancora oggi, è una patologia, su cui la medicina tradizionale ha scarsa conoscenza, sia per ciò che riguarda le cause, sia per i metodi di riabilitazione applicabili.
Recenti ricerche tra le famiglie hanno evidenziato un dato a prova di tutto questo, ma allo stesso tempo sconcertante.
Nella sola Lombardia, quasi il 50% delle famiglie intervistate a campione, ha dichiarato che quasi tutte le informazioni riguardanti, l'autismo le ha reperite personalmente attraverso i propri mezzi(internet, genitori, associazioni), e non dalle istituzioni preposte.

Il soggetto autistico è un'isola a sé per ciò che riguarda la forma d'espressione della patologia, questo vieta sin da subito la possibilità di creare gruppi omogenei, per valutazioni approfondite inconfutabili da tutti.
Tuttavia l'intervento precoce è indispensabile, e va unito a terapie comportamentali, personalizzate sul soggetto, la carenza anche solo di una di loro, metterebbe a repentaglio il suo recupero, cronicizzando la patologia.



Manifestazioni riconducibili alla Sindrome Autistica
1) Difficoltà o incapacità ad interagire con gli altri bambini.
2) Disprassia; incapacità di articolare correttamente la bocca per emettere o imitare suoni o parole.
3) Ecolalia (ripetizione ossessiva di alcune parole) in luogo del linguaggio normale.
4) Preferenza a rimanere da solo o isolato.
5) Cointatto oculare scarso o assente.
6) Incapacita a formulare richieste gestuali; non indica.
7) Ruotare o allineare oggetti in modo ossessivo.
8) Insistenza sulla costanza (sameness)resistenza al cambiamento.
9) Gioco bizzarro e inappropriato sostenuto nel tempo.
10) Mancata risposta alle richieste verbali (può apparire sordo)
11) Mancata reciprocità nelle coccole.
12) Ipo o Ipersensibilità sensoriale(udito, tatto, vista, gusto)
13) Evidente eccesso o estrema scarsezza di attivita fisica.
14) Stereotipe: movimenti frenetici e/o ripetitivi delle mani o di altre parti del corpo.
15) Attaccamento inappropriato agli oggetti.
16) Mancata risposta ai normali sistemi educativi.
17) Apparente mancanza di paura dei pericoli o paura eccessiva.
18) Manifestazioni di riso inappropriato.
19) Manifestazioni di Ansia e Collera senza reale motivo.
20) Alterazione del senso dell'equilibrio.



L'autismo varia da bambino a bambino e tutti reagiscono in maniera differente, nel caso di nostro figlio è nato sano, subito dopo la polio (a 6 mesi) avvenivano frequenti bronchiti questo fino al primo anno di vita. Verso i 15 mesi iniziamo con la seconda dose di vaccini e le bronchiti non terminarono a 18 mesi ci fu il crack, mio figlio con un sistema immunitario inesistente gli viene inoculato l'esavalente e dopo 15 gg la trivalente praticamente una bomba a orologeria tutto questo senza informarci preventivamente ( il famoso consenso informato) dei rischi che poteva correre il nostro piccolo ( tra l'altro questi due vaccini sono stati ritirati dal commercio) . Gio inizialmente verbale purtroppo ha smesso di parlare di colpo, ha avuto la febbre di un giorno a 41 (avevamo paura di meningite) inoltre aveva avuto un malassorbimento intestinale dovuto ad una serie di antibiotici presi precedentemente per le frequenti bronchiti. Insomma un calvario che si poteva evitare benissimo facendo uno screening neonatale ed un semplice esame genetico dell'HLA in cui si sarebbe evidenziato la matrice genetica e non gli sarebbero stati inoculati vaccini che purtroppo hanno colpito il sistema autoimmunitario del bambino. Attualmente nostro figlio segue il Protocollo Montinari per l'aspetto biomedico e il L'intervento Foniatrico Integrato del Dott. Massimo Borghese avendo importanti miglioramenti sia sul lato comunicativo che comportamentale. Ma bisogna lavorare ancora di più , per far si che Giò riacquisti tutte quelle abilità perdute e noi siamo genitori che combattono con tutte le loro forze sperando di riuscirci

Marco
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