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Vecchio 16-10-2008, 00.51.36   #27
griselda
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Innanzitutto ho provato ad osservare e la frustrazione più grossa ed insopportabile è quella verso le cose da cui dipendo, in pratica le sigarette ed un altre di cose, il resto si sostituisce tutto con altro che fa da surrogato del momento. O comunque basta distrarsi perchè perda la sua importanza se non fa parte di sussistenza.

Quando sto leggendo ad esempio ed ho finito l'energia per concentrarmi mi viene il desiderio di...ecco se voglio continuare a farlo devo "inserire il nuovo gettone" che ricarica il tutto e mi ripristina la benzina che avevo finito.

Nel caso delle sigaretta è diverso non esiste un surrogato o quella o quella, niente può prendere il suo posto, ovvero se ci provo rimane comunque successivamente il desiderio di quella, ecco per questa sarei disposta a fare anche chilometri (assurdo) affinchè il senso di malessere e di agitazione smetta di agire.

Per qualunque altra cosa da cui non sono dipendente non sono disposta a spendere neppure un po' di energia di quella che è necessaria cioè il minimo sforzo e il minimo impegno il che la fa sostituire molto facilmente pur di non spendere di più.

Una cosa che funziona è:" te la do tra un po' " e dopo quel po' che non gestisco io, ri-esce la richiesta: "toc toc me lo avevi promesso, allora quando me la dai? " come il cane con la lingua a penzoloni che sbava.

La cosa strana è che nel momento, che decido io, di dare, come a punirmi della lunga attesa non mi da il solito gusto, come a vendetta della mancata soddisfazione immediata. Inoltre a volte da come una spinta a volerne di più come se volesse avere una dose maggiore per poter riempire il vuoto che si era venuto a crare. Come a voler instillare timore e ammonimento a non riprovarci.

Nel durante invece, durante quel braccio di ferro, la sensazione è di piccolo prurito a cui si riesce a resistere, ma la paura di non avere più la possibilità di arrivare a quel momento dopo l'attesa, fa scadere il tutto nel: ci ricasco.
Quindi direi che non è tanto la frustrazione che non sopporto ma l'idea che questa non possa mai terminare, supportata dalla punizione successiva al non aver assecondato il desiderio.
Fino ad ora mi pare di aver visto questo.
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