Discussione: Lo faccio per......
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Vecchio 17-06-2010, 09.53.53   #30
stefano
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Sapete che mi salta all'occhio da tutto quello che avete scritto?

Che dovrebbe essere impossibile fare qualcosa per altri essendone coscienti. Intendo che seguendo il filo dei vostri interventi, tranne casi particolari (che non avete però specificato) concordate che alla fin fine si fanno le cose sempre per se stessi, in maniera più o meno sotterranea.
Quindi se le cose fossero così dovrebbe essere una specie di casualità fare qualcosa veramente per altri, altrimenti più ne siamo coscienti, più ci ragionamo e più cerchiamo in qualche maniera di tirare l'acqua al nostro mulino anche se spesso in via inconsapevole . Oppure possiamo dire al posto della casualità che non c'è nessuna intenzione direzionata.
E questo si sposerebbe pure bene con alcune interpretazioni di dottrine orientali secondo le quali tutto accadrebbe da se.

La cosa non mi convince ... se fosse così il male sarebbe più consapevole del bene, oppure non esiste male e non esiste bene, cosa che nella vita suonerebbe assurdo.

C'è un punto su cui abbiamo girato intorno spesso ma non abbiamo mai affrontato da un certo punto di vista. Pare fuori tema, invece è collegato.

Ti voglio bene
Mi vuoi bene?

Faccio il tuo bene
Non è bene per lui


Cosa vi ispirano questi comuni modi di dire?

le prime due frasi implicano non chiarezza o quantomeno chiarezza sino a un certo punto.
le seconde dovrebbero implicarla.
nelle prime due l'attenzione è su se stessi, nelle seconde sull'altro.
nelle prime "volere" non è essere
nelle seconde non è detto che quel fare e essere detti siano consapevoli.
stefano non è connesso