Visualizza messaggio singolo
Vecchio 28-01-2006, 22.40.26   #15
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
La domanda iniziale di Grey, qui in qualche modo ripetuta, forse non è proprio quello che sembra a prima vista... o perlomeno non tutto.

Se esplicitamente essa apre ad un problema di non facile soluzione perchè costringe a porsi la questione ontologica del bene-male... del paragone-punto di riferimento... e dell' relativo-assoluto (la strada intrapresa da Kael, con il quale concordo pienamente), implicitamente invece, credo, esprima un dubbio ed un "angoscia" personali.

Forse è per questo che si trova in questa sezione.

Provo a riformulare la domanda... <<come faccio a sapere se adesso sono migliore di prima? come posso essere sicuro di percorrere una strada positiva e di non essere invece immerso nell'illusione? posto che io voglia "migliorare" come faccio a sapere se ogni azione, o qualsiasi azione, che faccio concordi con la mia intenzione? Ma sopratutto, perchè voglio "migliorare" ? >>

Chiaramente non posso sapere se questo era veramente ciò che muoveva Grey... tuttavia credo di aver espresso un qualcosa che riguarda, in un modo o nell'altro, un po' tutti.

Se il punto è questo, la ricerca di parametri, di una risposta razionale a "cosa ci rende migliori" non è altro che una richiesta di certezze... di appoggi su qualcosa... per sedare il senso del dubbio... per togliere, almeno in parte o momentaneamente, quella sensazione di "traballare"...

Temo però che queste certezze non si trovino dove le cerchiamo... per carità, un viaggio intellettuale nei concetti fin qua esposti non può far che bene... però alla fin fine, quando si sta in acqua analizzarne la salinità serve ma non ti da appoggi (qualche indizio magari si)... l'appoggio è sul fondo, dove l'acqua stessa si appoggia alla terra... e se si vuole avere terreno veramente sicuro sotto i piedi li si deve andare... magari trattenendo il fiato.
Mi trovo perfettamente daccordo con Te Ray; analizzare per avere qualche indizio ma poi alla fine bisogna cercare ( e sapere ) che il fondo va certo esplorato.

Kael HA SCRITTO
"La parola stessa "migliore" implica un termine di paragone. Essere migliore di...
Se dico solo che voglio essere migliore, è sottointeso che alludo a me stesso. Quindi essere migliore di quello che ero ieri, un mese fa, un anno fa..."


Mi permetto di aggiungere che il paragone ovviamente si pone rispetto ad un punto; tale mi pare che sia gia venuto fuori.
Riprendo il concetto, espresso da Uno ed Ray, sulla possibilità di migliorare, certo, ma senza avere punti di riferimento.
Stavo pensando che è possibile, dal mio punto di vista, rivolgendosi al miglioramento come una espansione.
Non miglioramento in quanto cambiamento " rispetto " ad un punto, quindi entrare nel concetto che quel punto ormai non ci appartiene più, quanto invece, " assorbire " quel punto ( ovvero come si era prima se la vogliamo mettere in questi termini ) e riconoscerlo in quanto proprio; non servente più in quel momento.....ma non distaccato dalla visione/sensazione che ne possiamo avere.
Forse dico qualcosa non di nuovo ma alla fine il concetto, che ne esce fuori dimostra che se ci consideriamo in mobilità perenne ( ammesso che ci si sposti nella linearità ed anche oltre ,che ci si elevi dalla retta ) non ci si puo considerare migliori rispetto a prima ma solo comprensivi di cio che prima si dimostrava essere.
Pertanto " essere " senza termini di paragone, lo ammetto, è molto difficile; Per far questo bisognerebbe scardinare la struttura e non di poco.
Migliorare per essere ed essere per migliorare credo che esprima un concetto un po compicato anche se non sembra.


__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso