Discussione: La morte improvvisa
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Vecchio 28-03-2011, 23.04.55   #5
Astral
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
E' un'esperienza forte Diam quella che hai descritto, mi mette serenità l'idea che ci siano morti come queste, indolori e tranquille.
Nella mia breve esperienza di vita e di volontariato mi è successo di assistere agli ultimi respiri di qualche anziano e personalmente la cosa che mi spaventa di più è essermi resa conto dellla totale incosapevolezza con cui le persone vanno incontro alla morte, spesso veniamo al mondo scalciando e piangendo e ce ne andiamo allo stesso modo. Prima di osservare le (per fortuna)poche morti di cui ho avuto esperienza e in generale quand'ero più piccola dentro di me davo per scontato che il semplice passare della vita, l'invecchiamento in qualche modo preparasse la persona ad andarsene, pensavo che gli anni da vivere erano abbastanza e che tutto sommato sarebbe stato possibile andarsene con un 'senso' o per lo meno con la consapevolezza che i pezzi più grossi erano andati al suo posto.
Invece ho dovuto prendere atto che non è affatto così, spesso le persone muoiono con una maturità psicologica pari secondo me a un adolescente.
Credo sia questo il motivo infondo che mi spinge a stare qui con voi nonostante la mia testaccia e i miei limiti: quello che spero è di riuscire a lasciare la terra con un senso abbastanza grande da permettermi una certa relativa serenità e pochi rimpianti, un senso che mi faccia sentire di aver usato discretamente il mio tempo.
Quand'ero piccola pensavo sarebbe stato così, credo valga la pena provarci anche se ovviamente difficilmente nella mia cultura e con la mia evoluzione riuscirò a sedermi e aspettare in meditazione come fanno i tibetani.
Grande saggezza in queste parole e mi rivengono anche in mente le parole di un topic sull'Immortalità (non so se era Ray) dove si diceva che se fossimo immortali non ci sarebbe la sfida verso l'evoluzione.
Ma guardiamoci: non sappiamo se campiamo 20, 30, 70 anni, o se domani moriremo, eppure siamo inquadrati in uno schema di routine, a lottare ogni giorni per la sopravvivenza.
Hai ragione Edera, abbiamo una preparazione alla morte pari all'adolescenza, semplicemente perchè affrontiamo la vita spirituale a quel livello (se non a quello inferiore dell'infanzia).

Comunque Diamantea credo nel tuo racconto, qualcosa sicuramente c'è stato.
Mi ricordo che mio padre ha avuto la stessa malattia, e si prospettavano mesi atroci di sofferenza, lui invece disse a mia madre se poteva pregare la madonna per farlo morire, mia madre lo fece, e dopo due giorni morì.

Ora forse questi racconti possono sembrare un po' superstiziosi, però anche il come morire forse ha un significato.
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