la privazione della libertà dovrebbe essere un modo per porre il carcerato di fronte a se stesso e alle sue responsabilità in modo che ne prenda atto in se, che lo rielabori (da solo) e che si pulisca.
Un metodo concepito così (ma che a mio avviso lo rende più valido di altri)
penso sia questo il motivo per il quale è stata concepita come "pena" (che non è colpa ma pena)
il termine pena poi mi fa appunto pensare a un qualcosa che si lega all'animo.
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