Discussione: il riflesso
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Vecchio 09-07-2008, 10.54.49   #3
griselda
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
"Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te."

Gabriel Josè Garcia Marquez



Trovo che ci sia abbastanza da discutere su questa frase.
Intanto ci mostra a prima vista come sia facile amare chi ci fa star bene con noi stessi, ma non solo, amiamo tanto anche chi tira fuori da noi il meglio. Ma capita anche il contrario, cioè di odiare chi ci fa uscire il peggio e ci fa quindi mettere davanti un noi stessi che non ci piace molto. Allora si può capire meglio come finiscono i rapporti e come si inizi ad odiare chi amavamo.

E' solo un'introduzione.
Eppure capita di innamorarci di persone che non conosciamo e/o che non ci fanno star bene con noi stessi, secondo me è che quando proviamo amore noi siamo in stato di grazia, e poi pensiamo che sia stato l'altro e quando non ritroviamo più quello stato incolpiamo l'altro.

L'altro giorno ho visto un film mi pare si intitoli la follia, una tizia si era innamorata di un tizio malato di mente, lui era un genio ma ossessionato dalla gelosia tanto che uccise la precente moglie.
Lei donna sposata e sola si innamora, lui le fa cose assurde, ed io non capivo come potesse rimanere li con lui, poi mi sono detta che probabilmente quello che aveva provato stando con lui la prima volta l'amore che lei aveva sentito dentro di se era talmente gigantesco da non riuscire più a farne a meno ed era disposta a tutto pur di non perderlo.
Non era innamorata di lui ma di quello che provava lei quando era con lui, l'altro è come un ponte. Ma se pensiamo che sia quello il punto di arrivo lo perdiamo.
Po esse?
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