Discussione: violenze sulle donne
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Vecchio 06-02-2009, 19.51.19   #72
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Scusa Jez, ma io non ci credo (finchè non vedo, ovvio) che gli stupri, così come altri reati, siano commessi più da italiani che da stranieri.
Chiaramente mi riferisco alle percentuali... se gli stupri commessi da italiani sono poniamo 1000 e quelli degli stranieri 10, sono allla pari se la popolazione italiana supera quellla styraniera di mille a dieci.

Con questo non voglio dire che per esempio i rumeni siano peggio degli italiani... credo che negli altri paesi (o in molti) sia lo stesso... che in percentuale i reati commessi dagli stranieri siano maggiori di quelli commessi da autoctoni.
Questo per molti motivi: chi va in altri paesi spesso è già criminale li, quando si è altrove non sono sempre chiare le modalità, o ci si sente più al sicuro o chissà cos'altro.

Comunque mi piacerebbe avere dati reali.
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Magari fosse gente che prende quello che vuole, invece spesso è gente che da sobria o occupata in altro non ci penserebbe neanche....
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Purtroppo tutto quello che socialmente carichiamo sul sesso è ciò che più alimenta questo tipo di violenza, è un barbaro desiderio di possesso, che non non si limita al fisico come nel regno animale, il bruto vuole possedere la sua vittima privandola della possibilità di scegliere se rifiutarlo o meno secondo un codice morale tipico della società in cui si vive.

Purtroppo non vedo soluzioni, quanto meno a breve termine, quel tipo di possesso in questa società cosiddetta civilizzata si tenta di esprimerlo a vari livelli ed in vari modi, c'è chi più raffinato si limita ad avere dipendenti che tratta come sudditi, chi cerca di togliere (o meglio di non far mai arrivare ad avere) libertà ai figli, c'è chi impone leggi, regolamenti etc... non motivati e c'è chi non avendo altro modo violenta fisicamente donne, bambini o persone meno difese.
Sia chiaro che non sto con questo giustificando i violentatori, anzi... ma dico che perchè la società cambi deve cambiare nel profondo a tutti i livelli... ma intanto, insisto non mi disprezzo (almeno finchè non si può far di meglio) anche i mezzi "repressivi" su violenze, non solo sessuali, più forti e meno rivestite di civiltà.
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
V
Sarebbe interessante anche sondare come le donne reagiscono psicologicamente a questo liberismo, l'impotenza per gli uomini e per noi?

Poi approfitto dui questo post per fare un'affermzaione che forse mi farà tirare in faccia i pomodori ma pace, è quanto penso e tant'è.

Scusa Jez, posso capire che chiamarli cosi ti abbia irritato, sempre esseri umani sono, anche se, scusami, come ben sottolinea Ray "sono le nostre donne"...mi chiedo se riusciresti ad essere altrettanto comprensivo se avessere stuprato tua madre magari di giorno magari vicino a casa.
Perdona la brutalità ma è facile essere buoni quando le cose ti toccano da un telegiornale qualche minuto al giorno.

Io stessa che ho sfiorato lo stupro per un pelo mi rendo conto di avere ancora una forma di chiusura autoprotettiva che non mi permette di andare a fondo davvero in questi argomenti.

Quel padre ieri ha detto una gran verità, gli han portato via la vita a sti ragazzi, il loro quotidiano non sarà mai più lo stesso, ci sono fior fiore di trattati e studi sull'argomento, altro che statitistiche.

Io in genere delle statistiche mi fido poco anche perchè statisticamente non puoi sapere quante donne ( e quanti uomini, lo ribadisco) sono state vittime di violenza.
Uno dei problemi è, secondo me, che si continua a trattarla come pura violenza fisica, non ci si rende mai conto appieno, secondo me, di quale e quanta violenza psicologica ed emotiva ci sia dietro.

Continuiamo a parlare di quanto le nostre manifestazioni fisiche siano esternazioni di quanto ci accade dentro, nel profondo. Di quanto sia difficile guarire una ferita dell'animo mentre un taglio, voglia o meno, prima o poi si rimargina.

La dignità di una persona è fatta di molte piccole sfaccettature, togli dignità a una persona e questa potrà vivere ed alimentarsi senza l'ausilio di macchine ma sarà un morto vivente

Sono senza pietà? No, non credo, penso solo che di fatto prima di preoccuparmi di dire "oh poverino chissà che turbe ha" dovrei dire "oh poverina/o adesso come vivrà" e magari magari pensare a un prima, anche coercitivo, piuttosto che arrivare al dopo.

Come le strade pericolose, moltissimi incidenti possono capitare ma ci deve scappare il morto per far intervenire qualcuno...e anche neanche..

E per ultimo stà cosa degli stranieri..scusa ma non è un titolo di discolpa che siano meno degli italiani, posso accordarti che il rumeno che stupra fà più notizia del padre malato italianissimo che uccide la moglie incinta di 6 mesi e relativo feto a furia di botte ma non giustifichiamoli per favore.

Per quanto io ritenga che l'errore è nostro, non abbiamo secondo me le risorse per essere così ospitali,

Qualcosa stà marcendo, e anche l'informazione, a mio avviso, ci pilota molto di più di quanto non pensiamo.

post lunghissimo, scusate
Mhm... probabilmente mi son spiegato male ma pure avevo un certo timore che la cosa potesse " spostarsi" sul lato "straniero-connazionale" e sulle ipotesi che riguardano sia le percentuali di reati e sia gli eventuali attriti che ci possono essere.
Quello al quale volevo - e voglio - fare riferimento non è tanto questo aspetto e la sommatoria di vari casi, quanto invece proprio la considerazione delle donne nella società, non soltanto la nostra.
Mi pare che anche Red, precedentemente, ne abbia fatto riferimento e la cosa, espressa in altri termini, è passata nel senso che non l'abbiamo approfondita.

Daf, posto che sono in accordo con quanto hai detto, li ho chiamati " cosi", utilizzando la stessa terminologia che hai utilizzato, semplicemente perchè chiamarli " animali" poteva essere un complimento per loro ed una mancanza per gli animali stessi. Non mi hai irritato, anzi forse quello irritato non sono io .
Volevo semplicemente dire, e per questo ho ripreso Uno nel suo intervento, che la donna nella società non è percepita " simile" al maschio, se la vogliamo mettere in termini di sesso.
Non è una novità in fondo, tant'è che se forse nella nostra " moderna" società tendiamo a percepirla in maniera un po meno animalesca, passatemi il termine, in altre nazioni o società di queste, in crescita e sulla via di una formazione, la si percepisce in ben altro modo. Ne segue che, non solo è evidenziabile, a mio avviso, la dinamica sull'impotenza che ha descritto Ray più su, quanto anche la presenza di una gerarchia forse più velata nella nostra, odierna collettività, e più evidente in quelle società in crescita.

Ovviamente non giustifico lo straniero che commette un reato di questo genere come non giustifico l'italiano che si comporta allo stesso modo: in entrambi i casi, trattasi di semplice affermazione di un potere e dunque di un furto della dignità di chi subisce la violenza! Forse non rimediabile pure per il futuro.
Quindi, da tutto ciò, " possesso". E' in questo modo, sotto questo aspetto che volevo analizzare la cosa.
In guerra, negli orrori che una guerra può generare, e genera, le donne sono le prime che subiscono l'azione del possesso.
Le donne sono percepite " cose" sulle quali apporre un timbro, un marchio. Togliendo loro la dignità la si leva, indirettamente, alla popolazione, al Paese, alla società che subisce l'attacco o che ospita qualcuno.
Oltre che, in questa direzione, appore il segno del passaggio, della marcatura del territorio, come gli animali, si tende a possedere " quel " territorio.
Ed ' in questo senso allora che vedevo la cosa. In questo senso " nostre donne", come parte di un branco, forse un po più civile da un certo punto di vista ma che presenta dinamiche simili a quelle società che sono in formazione, dinamiche che, a prescindere dalle statistiche ufficiali o reali, pure noi abbiamo. Di qui la contraddizione che ho descritto sopra.
Spero si capisca ora...
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”

Ultima modifica di jezebelius : 06-02-2009 alle ore 19.53.34.
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