Discussione: Emergenza Giappone
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Vecchio 14-03-2011, 16.19.45   #2
diamantea
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E' una sorte che noi siciliani conosciamo bene, vuoi per i terremoti vuoi per lo tzunami, anche se non l'abbiamo vissuto direttamente ma la nonna raccontava di parenti che tornavano a piedi da Messina fino al paese e di averci messo dei giorni.
La gente allora ignara dopo il terremoto andò a ripararsi nel porto sicuro vicino la spiaggia, certi che non vi era crollo di case o di strade spaccate, poveretti ignari che di li a poco l'onda anomala li avrebbe travolti. Si racconta che dopo dentro le case nuotavano i pesci.
Una città rasa al suolo, e quasi tutti morti.
E' una notizia che annichilisce soprattutto per la centrale nucleare che non si sa cosa accadrà. Questo fa accrescere maggiormente la paura.
Tutta la tecnologia del mondo non può nulla contro la Natura che fa il suo corso e ciclicamente spazza via l'opera dell'uomo azzerando il conto. Una volta non vi era inquinamento ma la gente moriva di fame, di freddo, di malattie, di terremoti e inondazioni. Oggi si vive più a lungo, con più comodità ma si vivono altri disagi, altri pericoli e la Natura è incontrastabile.
Non credo che l'uomo rinunci al progresso, alla tecnologia, anzi penso che si accanirà di più, vuole essere invincibile, immortale, avere la meglio sulla Natura, se necessario e possibile colonizzare un altro pianeta.
Sinceramente in questo momento ho paura per il futuro, per come si potrà vivere o non vivere.
Questi disastri naturali ci fanno pensare che davvero la fine del mondo è prossima. Prima o poi dobbiamo morire tutti ma quello che mi preoccupa è il come...
Non so se c'è realmente qualcosa che possiamo fare o arrenderci all'ineluttabile destino.
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