Discussione: Omeopatia
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Vecchio 28-12-2005, 00.21.44   #1
Ray
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Predefinito Omeopatia

cenni storici

Christian Friedrich Samuel Hahnemann è ufficialmente riconosciuto come il fondatore dell'omeopatia.
Nasce a Meissen, Germania, il 10 Aprile 1755 in una famiglia artigiana.
Nonostante la scarsissima agiatezza familiare riesce, soprattutto per meriti, a portare avanti una giovinezza di studi. Senza dilungarsi troppo su particolari inutili, mi limito a citare che, al termine degli studi a Sant'Afra e prima di iscriversi a medicina, pronuncia (come era consuetudine) un saggio su "la strana costituzione della mano" che, in qualche modo, preannuncia la chiroscopia.

Non sarebbe inutile un breve escursus sulla situazione "intellettuale" di allora... ma per non annoiare mi limito ad un accenno: il secolo è in fermento (forse meglio dire agitazione) e se da una parte i cartesiani considerano l'uomo come una macchina e, di conseguenza, oltre a rinunciare ad una visione olistica, studiano i meccanismi sintomatici solo dal punto di vista della fisicità... dall'altra abbiamo il vitalismo di Stahl (che figlio dell'organicismo tanto quanto il materialismo si oppone a quest'ultimo solo in apparenza, ma bon) che invece ammette l'unione tra anima e corpo. Inoltre sostiene che la malattia è causata dalla "disposizione della natura ad alterarsi" e che "solo l'alterazione del movimento vitale può creare la malattia".

Hahnemann ne è affascinato e si mette a studiare, oltre a Ippocrate,da cui prenderà la legge di similitudine, quelli che sono considerati, a torto o a ragione, i precursori di un certo modo di pensare...: Van Helmont e Paracelso... dai quali trarrà, perlomeno, la faccenda delle quantità infinitesimali.

Altra questione che merita un accenno è il fatto, apparentemente isolato, della sua adesione alla Loggia dei Tre fiori di Loto, tramite il Gran Maestro Barone Brückental, di cui è stato medico personale per circa due anni.

Di importante nel suo percorso formativo restano da citare da una parte il suo studio della farmaceutica, in totale opposizione con le già allora ben formate lobbies... e la sua pratica ospedaliera e manicomiale, che lo spinge all'impostazione di un rapporto umano coi pazienti e alla considerazione che anch'esso è necessario per una terapia.

Dopo vari studi, esperimenti su se stesso e pubblicazioni più o meno sensate, pubblica nel 1796 il "saggio su un nuovo principio per scoprire le virtù curative delle sostanze medicinali"... <<per guarire una malattia bisogna propinare all'individuo che ne è affetto, un rimedio che gli provocherebbe, se fosse sano, la malattia che lo affligge>>... in qualche modo l'omeopatia vede la luce.

Quattordici anni e una lunga serie di vicissitudini dopo, nel 1810 esce L' Organon, l'arte del guarire, la bibbia dell'omeopatia e 10 anni dopo, oltre a vedersi la nascita della prima Società dei Medici Omeopatici, esce la Materia Omeopatica Pura, a compendio dell'opera.


PS. mi rendo conto di avervi annoiato... coi prossimi post arriva la parte interessante... ma mi pareva utile un minimo di cenno introduttivo.
Ah, per anticipare quel che sarà oggetto di una discussione correlata... dico che l'Organon mi risulta attualemente introvabile... gradirei essere smentito.



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