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Vecchio 06-02-2007, 02.21.59   #27
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
una volta che attraverso la radio o dal vivo ho ascoltato sufficienti suoni, la mia mente è in grado di riprodurre prima e poi crearne di nuovi, prima nuove combinazioni di quelli ascoltati poi qualcosa di realmente unico (per quanto le note siano sempre e solo 7), mi chiederei perchè pretenderei di passare direttamente a questo stadio senza mai aver sentito un suono semplice...... potrebbe accadere "casualmente" come ho scritto, una via naturale... ma quel casualmente presuppone che si siano già esplorate tutte le variabili e che ci rimane solo di fare il salto... le Vie "codificate" servono solo per aiutare ad esplorare le altre variabili in maniera più veloce possibile.
Poichè non ho capito la parte in neretto posso avere delucidazioni?

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Teoricamente è possibile, se parliamo di veri Ordini, vere Vie etc e se ne siamo capaci.... in realtà credo che ben pochi ne sarebbero in grado almeno fino ad un certo punto.....

Se sai guidare che tu prenda in mano una cinquecento, un ferrari, addirittura un furgone o un pulman (se sai guidare realmente, magari vai più piano ma vai) vai... ma se stai imparando e a scuola guida fai 10 minuti con la cinquecento. poi neanche se partito quasi ti fermi e monti sul camion etc etc

Bisogna tenere presente che tutte le vie sono oggi incomplete a meno che non si trovi qualche depositario quindi in apparenza due vere Vie potrebbero sembrare opposte, in realtà ad una è rimasto alla luce del sole un lato e all'altra il lato opposto... bisognerebbe essere proprio bravini per integrare due cose che ci sembrano opposte senza sapere dove si dovrebbe andare a finire....
Insomma stiamo dicendo che per potere complementare una Via duplice, che potrebbe essere in sostanza una sola ma con una parte " in chiaro " ed una che è rimasta " oscura", bisogna essere bravini. Questo " bravini" ad ogni modo mi pare che abbia, comunque, a che fare con la predisposizione di cui sopra o mi sbaglio? Insomma anche la capacità di equilibrare tra due " possibili " Vie risiede nella interiorità dell'Allievo, che anche essendo Maestro, in ogni caso, è a sua volta Allievo di qualcuno che è al di sopra di lui.
Tornando ai " veri " Ordini e vere Vie.
Quando dici che teoricamente si potrebbe seguire, da parte di taluni sia appartenendo ad un Ordine e sia, contemporaneamente, ad un altro, intendi per caso fare riferimento anche alla possibilità che questo modo di " seguire" è più per temporeggiare, che so per partecipare alla vita di due o più Ordini al tempo stesso che non invece proseguire, posto che si possa, più spediti sulla Via? Come dire una forma di ego però più elevato tuttavia mascherato?
Nell'articolo si è parlato, poi, della Scuola come disciplina. Insomma seguendo una Scuola, posto che questa sia tale appunto con la " S " maiuscola, questa indirizza su di una Via, per evitare, come dicevamo poco più su, di fermarsi poco prima. In altre parole porta, o meglio ci sprona visto che poi dipende dal singolo, a fare fino all'eccesso e non fermarsi poichè altrimenti un lavoro non fatto o peggio non portato a termine potrebbe non " dare " i risultati per i quali si è lavorato. Ecco anche l'esigenza nonchè la necessità di stare si su una Via ma non da soli poichè potrebbe rischiarsi di rimanere fermi nella illusione di essere arrivati chissa dove.
Una Scuola, a questo punto mi vien da pensare, la si "sceglie" ( passatemi il termine anche se la scelta avviene all'inverso e per dinamiche che rispecchiano in un qualche modo un Piano per quel soggetto ma sempre, mi pare di capire, da circostanze che promanano dal soggetto ) per le caratteristiche intrinseche dell'individuo. come dire...in me prevale la rinuncia, pertanto, in maniera semplicistica, prediligerò quelle Scuole che indirizzano alla mano Destra?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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