Il ragno
Il ragno come tutti i simboli ha valenza positiva o negativa a seconda dei popoli e delle tradizioni.
Questo aracnide è un tessitore per eccellenza, dalle sue ghiandole secerne un liquido che a contatto con l’aria solidifica, con le zampette lo lavora costruendo una tela sempre uguale, al centro della quale pare un sole con i suoi raggi. E come se al suo interno avesse una scheda, avete presente quelle macchine che c’erano un po’ di anni fa per fare i maglioni? Si inseriva la scheda della trama e la macchina la seguiva, ecco il ragno costruisce la sua tela sempre con la stessa trama. La trama ricorda il filo conduttore di un film, la storia e il motivo che la pilota.
Esso è anche simbolo del destino, in effetti a ciò che ci porta ricostruire sempre con la stessa trama.
In Camerun ha la capacità di decifrare l’avvenire.
In questa tela vengono imprigionati piccoli insetti di cui il ragno si nutre.
Essa può essere rotta facilmente ma questo non influirà sulla sua ricostruzione sempre uguale.
Ma su questo artropodo ci sono anche leggende particolari in una si racconta che il Profeta Maometto in fuga si vide costretto a nascondersi in una grotta per scappare ai suoi inseguitori. Subito dopo essere entrati un grosso ragno costruì una ragnatela proprio all’ingresso di questa grotta, mentre una colomba depose le sue uova sul ramo da cui pendeva parte della ragnatela. Gli inseguitori quando arrivarono sul luogo pensarono che nessuno poteva essere entrato nella grotta senza aver strappato la ragnatela ed aver rotto le uova.
Un’altra leggenda invece racconta che Gesù si salvò dai soldati di Erode che lo cercavano grazie ad una grossa tele di ragno che lo occultò.
Ma un ragno ha una tela e la tela ha il ragno l’uno e l’altra sono in simbiosi essa permette a lui di nutrirsi e lui per questo la ricostruisce automaticamente. Bon ci sarebbe altro ma mi fermo.
