Citazione:
Originalmente inviato da Sole
la prima cosa che ho pensato è che sono tre ordini di appartenenza diversa.
Il ragazzo seduto a giudicare dai vestiti e da ciò che tiene in mano sembra un massone seduto sul gradino più alto ma nascosto, non in evidenza la sua statura. Gli altri due sembrano un musulmano ed un monaco. Ordini diversi, diverse tradizioni che insieme si ritrovano e l'unico che è in disparte è il giovane.
Però c'è da dire anche che quella squadra e il compasso che tiene in mano il persoggio seduto indicano anche le arti e la scienza, potrebbe essere un poeta o un disegnatore, un sognatore o uno scienziato, certo avendo gli abiti bianchi e neri ed essendo sul terzo gradino seduto, il sospetto alla tradizione massonica c'è. Se fosse uno scienziato direi che la scienza si scostava dalla tradizione tramandata dalle religioni che invece cercavano un dialogo.
E' un peccato che non si veda il disegno del monaco.
In lontananza si vede una montagna blu.
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Tre ordini diversi o anche tre età dell'uomo o anche tre modi diversi di essere filosofo.
Oppure, pensandoci, tre " stadi" differenti giacchè la filosofia, appunto, si presenta come comune denominatore ma che si esprime in modo differente.
Tutti e tre " poggiano" su una base che, rispetto alla roccia è gia definita.
Mi pare, iniziando da sinistra, che quello che è seduto, giovane rispetto agli altri due, è in quella posizione sia per " osservare meglio " e quindi definire ancora - meglio - l'oggetto della sua osservazione, nel caso potrebbe essere la roccia simbolo, forse, del caos.
Quello al centro ha gia, invece, una sua " posizione" che si esprime in un fare probabilmente diverso dal precedente: è di spalle al primo e dunque più vicino a quello a destra come per esprime movimento dinamico pur mantenendosi saldo ai suoi Principi ( il cordone ).
L'ultimo, invece, ha un elemento in comune col primo e cioè il foglio. Se il primo utilizza degli strumenti, l'ultimo non ne ha più bisogno. Tirando il foglio dalla toga o dal mantello è come se definisse un ulteriore passaggio e cioè che se nel primo filosofo il foglio è all'esterno, qui è stato compreso con tutto il suo contenuto.