Discussione: Azione e Pensiero
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Vecchio 24-06-2008, 18.36.33   #6
Uno
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Riflettevo su questo argomento da un pezzo, e mi sono ricordato ora di metterlo sul forum.

Ma l'azione è proporziale al pensiero? Cioè mi spiego: piu penso meno faccio, piu faccio meno vi viene da pensare.

Ho notato una cosa che molto spesso, sopratutto nei periodi in cui non lavoro, la mente vaga, vaga, pensa a quello e quell'altro, e mi trovo un po' svuotato nel vedere che nonostante le attività che faccio, ho utilizzato parecchio il pensiero.

Quando invece mi capita di lavorare tutto il giorno, mi sembra di dover fare, fare, fare, agire ( sopratutto poi se sono lavori pratici) e a fine giornata non c'è spazio per pensare un po' anche a se stessi.

Quindi chi agisce troppo è impulsivo, ma chi pensa troppo che è?
Se per pensiero intendi parole o immagini che attraversano la tua mente si, è proporzionale, la mente ha il terrore di sparire, chiamiamolo istinto di sopravvivenza che non è limitato al corpo, quindi se non lavora in azioni esteriori aumenta il lavoro interiore e lo fa come può, comunemente "pensando" nel senso che dicevo sopra.
Al contrario il vero pensare non è disgiunto dall'agire anche se non sempre l'azione è già manifesta. Se tu pensi a come devi migliorare la ricetta per i bignè, si può dire che stai già facendo i nuovi bignè con la ricetta modificata, senza questo reale modo di pensare (che nell'esempio può avere parole come ingredienti etc... nella realtà tanto più potente e meno differita è l'azione tanto più le parole scompaiono) non agisci mai.
Quindi l'ultima domanda dipende da quale tipo di pensiero intendi, nel comune modo di vedere, chi pensa troppo è un sognatore e fantasticatore... (e reagisce agli stimoli ) nel senso reale di pensare chi pensa molto è un Uomo di azione.
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