Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Spes ultima Dea, dicevano i latini...
Questo, fuor di metafora, spiegherebbe l'aumentare costante delle difficoltà a muoversi e del "peso dell'anima".
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Piombo come pesantezza, inerzia, sensazione di non-essere che chiude come un coperchio e soffoca. Come se l'energia precipitasse, si concentrasse in un punto e bisognasse trovare un modo per andare a recuperarla. Questi momenti aumentano di intensità. Il mio terrore è che senza una guida (Dante ce l'aveva) il rischio sia quello di rimanere sigillati o che il contenuto celato scoppi in tale maniera da portare alla follia. Sui testi dicono che bisogna scendere e poi scendere ancora per andare a liberare il fuoco che è precipitato... Ma come? In che modo? Il desiderio di arrendersi diventa grande, la paura aumenta e l'unica via di fuga sembra: rimettersi a dormire. Ma anche questa ipotesi mi sembra illusoria. E' veramente possibile rimettersi a dormire? Dimenticarsi?
Forse la speranza da lasciare è proprio questa.
Non credo di riuscire a ripararmi sotto una romantica idea religiosa.