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Vecchio 14-11-2010, 23.28.39   #91
Ray
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Tiro su questo vecchio tread perchè in qualche modo era diventato un contenitore di una serie di mie riflessioni sparse, non necessariamente connesse tra di loro in modo sistematico. Quindi non mi preoccupo di saltare di palo in frasca. Se poi una singola riflessione dovesse diventare oggetto di approfondita discussione nulla vieta di aprire un tread specifico.

Ragionavo sui passaggi... Daf ha ritirato su, qualche giorno fa, il tread in cui parliamo del passaggio da in piedi a seduti e, ragionando, connettevo la cosa ad alter questioni.

Mi chiedevo se sia possibile, nella Via, che alcuni passaggi avvengano senza che ce ne accorgiamo al momento, ossia senza che la coscienza ne sia testimone. In questo caso potrebbe darsi che ce ne accorgiamo solo in seguito, magari quando la coscienza si sviluppa adeguatamente da sostenere ciò che in realtà abbiamo già vissuto, anche se - e va sottolineato - ad altri livelli.

Mi sono risposto che non solo è possibile, anzi è inevitabile. E non solo perchè viviamo e percepiamo in differita... ma se su questo mi sbaglio gradirei venire corretto o, perlomeno, sentire opinioni divergenti, possibilmente argomentate.

Se, come credo, esistano dei passaggi che compiamo senza rendercene immediatamente conto, ne segue che detti passaggi sono in realtà (almeno) due passaggi e non uno. Ossia quando compio il passaggio e quando mi rendo conto di averlo compiuto. Mi chiedevo quale dei due conta in realtà... per me ray ovviamente conta il secondo, ma per Ray, probabilmente no. Verrebbe da dire che determinate possibilità acquisite al passaggio non diventano effettive che al secondo passaggio, quello della coscienza. Nel senso che se non so di avere un'automobile, non la posso guidare. Il fatto è che non è sempre così... anzi, a volte ci si rende conto di avere un'automobile proprio perchè ci si scopre a guidare.

Ritengo quindi che esistano entrambi i tipi di possibilità: quelle che posso usare solo dopo aver preso coscienza del passaggio e quella che uso comunque e che, magari, mi aiutano a prendere coscienza del passaggio stesso.


Mi rendo conto che questo discorso è a rischio imbambolamento, quindi chiarisco subito una questione, anche se non è il centro del discorso che mi interessa.
Portando all'estremo quanto ho detto si potrebbe trarre la conclusione, come molti affermano, che siamo già tutti illuminati solo che non ne abbiamo coscienza.
Di per se questa affermazione è difficilmente smontabile, a meno che non si pretenda, come appunto fanno molti, che per conseguenza di ciò non occorre fare nulla. Invece, dato il mio discorso dei due passaggi, lo sforzo per prendere coscienza di ciò che sarebbe anche se non so, si trasmuterebbe nel lavoro per produrlo. Quindi ci potrebbe anche stare. Tuttavia io personalmente non lo credo. Ritengo che sia invece una conquista di pochissimi. Credo però anche che, nella Via, tutti i passaggi presentino un lasco tra il loro verificarsi e la presa di coscienza del fatto che si sono verificati e forse, questo lasco è indirettamente proporzionale al percorso fatto (ossia maggiore più siamo indietro) ma di questo non sono per nulla sicuro. Potrebbe darsi che, a seconda dei passaggi, si presenti un fattore soggettivo che ampli, anche molto, o riduca il lasco.
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