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Vecchio 03-02-2007, 18.43.18   #2
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Lo so che esiste già una discussione simile, che però verteva soprattutto sulla paura di esprimersi e sui motivi più o meno consci che ci fan restare fuori dalle discussioni (senso di inadeguatezza, insicurezze varie ecc.).
Inoltre c'è anche una discussione (esoterismo/la parola) che potrebbe collegarsi... ma volevo porre l'attenzione su quelle che possono essere le difficoltà intrinseche dell'esprimersi, per vedere se vanno al di la dello psicologico o meno e in che misura e modo.

Chiunque scriva, che sia in un forum o che, si scontra con la difficoltà di dire effettivamente quel che vuole dire, ovvero con la differenza tra quel che dice e quel che intende.

Non mi sto riferendo alla conoscenza più o meno vaga dell'uso della lingua, anche se conoscerla bene certamente aiuta. Il punto è che queste difficoltà le riscontrano anche coloro che la conoscono bene (almeno rispetto alla media... sarebbe da chiedere a chi la conosce davvero bene).

La difficoltà di cui parlo non avviene solo nella scrittura, ma anche nel parlare, dove comunque è meno marcata perchè parlando ci si può aiutare con gesti, toni ecc.
In qualche modo la difficoltà sta nel "tradurre" ciò che è dentro verso fuori utilizzando il tramite del linguaggio. Personalmente ritengo di usare le parola abbastanza bene, ciò nonostante spesso mi sono trovato di fronte, nell'esprimere un qualcosa, in una differenza tra ciò che intendevo e il prodotto dell'eprimere.

Osservando come potevo la cosa, mi è parso utile fare la seguente distinzione: possiamo esprimere pensieri, sentimenti/emozioni o sensazioni. Mente, cuore, corpo.

Per come la vedo io ci sono due fattori: da una parte ritengo il linguaggio più "mentale", ovvero oggettivamente più adatto ad esprimere ciò che si trova nell'ambito del pensiero e conseguentemente in maggiore difficoltà quando si tratta di esprimere sentimenti e sensazioni (chi sa esprimere sentimenti viene normalmente considerato artista).

Dall'altra parte ci sono le propensioni personali... chi è più mentale, chi più emotivo, chi più corporeo. Credo che anche questo influisca sulle personali difficoltà ad esprimere, aumentando o diminueno quelle oggettive a seconda dei casi.

Voi che ne pensate?
Effettivamente ci sono, per il mio caso ad esempio, delle discrepanze tra ciò che vorrei dire e cio che, invece, vien fuori.
Molte volte mi sono accorto che quando cercavo di rendere più bella la forma ovvero quando pensavo di impegnarmi in questo " servizio", la forma, appunto, non usciva gran che: mi chiedo se mai lo è stata e se mai lo sarà anche con eventuali post, relazioni ed altro.
Insomma credo, concordando con quello che dici, che vi sia una differenza che molto spesso si nasconde dietro una forma illusoria,nel senso che quella non è ciò che avremmo pensato per ciò che vogliamo intendere, costruita ad hoc dalla mente. In altre parole come un cappuccino che viene occultato da un'abbondante spruzzata di cacao: è bello a vedersi ma sostanzialmente il suo gusto viene falsato dal cacao stesso.
Allo stesso modo, ad esempio in un post, si può rendere la forma abbastanza scorrevole mentre il contenuto ne risente. Credo che sia questo anche un mio problema, voglio sperare, per me, nella minore quantità dei casi....!
Comunque questo oscurantismo tra ciò che vorrei dire e ciò che al contrario ne esce, credo, ma posso sbagliare, derivi da un lato dalla circostanza di fare "bella figura ", insomma quanti non pensano che possono essere giudicati da ciò che dicono anche solo per un istante; dall'altro, che è ancora più grave mi rendo conto, dalla forzatura della mente a farla divenire " filtro" idoneo per l'esposizione.
Mi sono accorto che quando butto giu di getto qualcosa, non curandomi in quel momento della forma, oltre a risentirne poco quest'ultima anche il contenuto risponde a ciò che vorrei trasmettere.
In conclusione l'attribuire alla mente, in un determinato momento, il ruolo di moderatore delle parole non fa altro che creare malintesi anche in attività discorsiva. Cerco, ad esempio, di moderare utilizzando un termine al posto di un'altro per l'esattezza che poi alla fine non risulta essere coerente con ciò che voglio esprimere.
E' un blocco che sto cercando di sciogliere, per cui, suppongo, si tratti di qualcosa che arriva da lontano.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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