Discussione: La Via del Matto
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Vecchio 08-05-2011, 11.32.12   #49
Kael
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Originalmente inviato da Il Folle Visualizza messaggio
Io vedo il Matto come colui che sperimenta sulla propria pelle e con i propri metodi (che poi è sempre lo stesso, quello sperimentale del grande Galileo[???]), a diffirenza di chi segue altre Vie e viene seguito da un Maestro.
Sperimentare sulla propria pelle lo fanno tutti, anche chi è seguito da un Maestro (che non può sperimentare lui per te). La differenza sostanziale è che un Matto è capace di auto provocarsi la tensione necessaria, nelle altre Vie è il Maestro che dà una spintarella o che frena a seconda dei casi, inducendo stati che normalmente non si è in grado di produrre da soli. Una volta però indotto uno stato (ad esempio una tensione accresciuta da 10 a 15) potenzialmente l'allievo deve poterci tornare da solo, a comando, avendolo già sperimentato, il Maestro dovrebbe "solo" indurre stati mai sperimentati prima, e lasciare che l'allievo torni da solo a stati a cui lo ha già "iniziato".
Quote:

Si può dire che il matto ha un ego talmente tanto forte che non si piega alla volontà di nessuno e che lo spinge verso l'ignoto in solitaria consapevole del rischio?
Si chiama matto perchè appunto agli occhi degli altri può apparire come tale, fare sciocchezze, cose "senza senso", ma questo non vuol dire che lo sia veramente e che ricerchi il pericolo solo per soddisfare il proprio ego. Al contrario direi che il Matto ha una tal sete di conoscenza che mette la sua stessa persona in secondo piano, se ne frega se agli occhi degli altri può apparire ridicolo o incosciente. Tutta la sua vita è un continuo investigare anche laddove la ragione umana comune direbbe, per paura o per morale, che non si fa, che non conviene o non sta bene...

Citazione:
Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Pensavo, la via del Matto può essere definita anche per chi segue una via precisa rifiutando un maestro (tipo lo sciamanesimo, esempio)?
Oppure è una via a se stante senza affiancamento ad altre tradizioni?
Non è che il Matto rifiuta un maestro a priori, il fatto è che per la sua costituzione psicofisica è sempre in movimento, un maestro lo farebbe "rallentare" e lui è sempre alla ricerca di nuove cose, in una sorta di "cambiamento continuo".
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