Discussione: Il carrubo
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Vecchio 13-03-2012, 23.49.13   #1
diamantea
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Predefinito Il carrubo

Ho fatto una piccola ricerca sul carrubo, o cheratonia siliqua, suo nome scientifico. Dal greco keratonia ovvero corno, probabilmente dalla forma del suo futto, a forma di baccello di cui dal latino siliqua-ae, appunto baccello. Mentre il nome del frutto carruba deriva dall'arabo arrub o kharrub e dal latino medievale carrubium.

Sulle origini di questa pianta non ci sono notizie certe, se farlo provenire dall'Arabia o dall'Asia o dalla Sicilia, una cosa certa è che per molti popoli è stato un alimento importante.

E' una pianta dioica, cioè ci sono piante che producono fiori solo maschili che servono a produrre polline, e piante che producono fiori femminili che impollinandosi producono i frutti.
E' un albero sempreverde che cresce sulla costa mediterranea, in zona arida. Ha crescita lenta ed e delicata da impiantarsi, ma poi riesce a vivere fino a 500 anni, con altezze che arrivano fino a 10 metri. E' considerato un albero ornamentale ed è una specie protetta.
L'italia è il secondo produttore, dopo la Spagna, di carrube il cui uso è vario, e la Sicilia è la più vasta zona che vanta queste coltivazioni, dato il clima adatto che ne favorisce la crescita soprattutto nel ragusano e siragusano, zone più aride.

Il suo frutto chiamato carruba è un grosso legume a baccello chiamato anche vajana, come le fave o i piselli. La raccolta avviene tra agosto e settembre. La fioritura comincia da settembre fino a novembre per cui mentre si raccoglie ci sono giù i fiori nuovi.
I frutti non ancora maturi sono di colore verde, sono teneri e leggermente lassativi, una volta maturi diventano di colore marrone scuro, più secchi, sono astringenti.
Hanno un buon sapore dolce, succedano del cioccolato, trova un largo uso in campo alimentare, come farina e addensanti vari. Ottime le caramelle di carruba.
La vajana contiene anche dei semi durissimi e immangiabili, tuttavia ridotti in polvere possono essere usati come addensante, ma anche come gomma per uso industriale.
Le carrube vengono utilizzate come mangimi per animali.

I fiori producono un odore e un nettare sgradevole per l'uomo ma molto gradito per vari insetti.

In campo cosmetologico vengono usate per creme e maschere di bellezza molto emollienti e nutrienti.

In campo farmacologico viene utilizzato come antiossidante contro i radicali liberi per l'alto contenuto di polifenoli; i semi contengono tannini, utilizzati come antibatterici e antiossidanti.
I semi tostati diventano un surrogato del caffè.

La polvere del frutto secco è efficace per far abbassare il livello di colesterolo nel sangue con azione ipoglicemizzante in quanto riduce l'assorbimento di zuccheri e grassi.
Il suo decotto ha azione espettorante e disinfettante nelle affezioni bronchiali e intestinali.

Nell'800 i cantanti usavano le carrube per migliorare la voce e dare sollievo alla gola, non a caso le caramelle di carruba sono ottime per il mal di gola e raucedine.

I semi erano chiamati carati, di misura tutti eguali si pensava avessero anche lo stesso peso, essi venivano usati anticamente per pesare l'oro.

Secondo una credenza antica che dice che San Giovanni Battista si sia nutrito di questa pianta nel deserto.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 14-03-2012 alle ore 00.11.54. Motivo: ho dimenticato di scrivere "ricerca" nel primo rigo
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