Discussione: uscire - riuscire
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Vecchio 03-06-2008, 02.32.47   #3
Grey Owl
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La parola ri-uscire mi fà pensare al modo in cui procediamo per fare qualsiasi cosa. Quando facciamo una qualsiasi cosa ci dobbiamo entrare, dobbiamo entrare nel merito di quella cosa.
Ad esempio faccio un progetto e per realizzarlo devo entrare nel merito dei calcoli e dei ragionamenti. Oppure faccio un disegno e per realizzarlo devo entrare nello spirito artistico giusto.
A questo punto la parola riuscire prende valore perchè se non si ritornasse fuori vorrebbe dire non aver terminato quella cosa. Quindi la parola riuscire vuol dire uscire da quella cosa che precedentemente eravamo entrati.

E' come chiudere il cerchio del fare un qualcosa, entro per eseguirla e poi ne esco quando terminata quella cosa.

L'opposto di riuscire è fallire ed infatti la parola fallire deriva da cadere, vacillare... come se nella fase di uscita (dal basso verso l'alto) si cadesse di nuovo in quella cosa che si stava facendo. Ecco che visivamente si entra dall'alto verso il basso per fare e si riesce dal basso verso l'alto , col rischio di fallire e quindi cadere di nuovo verso il basso perchè quella cosa non si è andata a buon fine.
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