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Vecchio 12-06-2007, 23.34.05   #71
Shanti
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Predefinito Il Diavolo - Simbologia

FORZE DELL’INCONSCIO, PASSIONE, CREATIVITA’

Il Diavolo con il grado 5 della seconda serie decimale degli Arcani maggiori, corrisponde al Papa nella prima serie. Questa carta rappresenta anche un ponte, un transito, ma se il Papa indicava una via verso le vette spirituali, il Diavolo appare come un tentatore che indica la via verso la profondità dell’essere. Questa carta si appoggia su una macchia nera che abbiamo già visto alla base dell’Arcano XIII. Il personaggio del Diavolo sorregge una torcia e ha due ali da pipistrello, elementi che indicano che abita nell’oscurità, nel buio profondo dell’inconscio. Sembra rappresentare l’opposto del Papa, la luce che si immerge nella materia.

I personaggi della carta sono un miscuglio di umano e animale, alludendo alle nostre potenze primarie, ai nostri ricordi preistorici sepolti nel profondo del nostro sistema nervoso. Questa caratteristica, grazie ai diversi segni che adornano i personaggi, ci ricorda che per arrivare l’illuminazione non si deve rinnegare il lato animalesco ma accettarlo, onorarlo e guidarlo verso la luce.

Il Diavolo, essendo stato un angelo, manifesta con la propria torcia il profondo desiderio di risalire di nuovo dalla caverna al cosmo. Allo stesso modo l’anima umana che affonda nel corpo sente il desiderio di ascendere fino alle origini, alla divinità creatrice. Porta un copricapo con la tesa rossa che suggerisce l’attività del desiderio, mentre la massa arancione rimanda all’intelligenza intuitiva e ricettiva, che si prolunga sulla fronte come un terzo occhio. È strabico, guarda fisso un punto sul naso, mentre l’espressione è ambigua: suggerisce sia una profonda meditazione, sia un’espressione infantile. Come se volesse ricordarci che se superassimo il terrore popolare che ci ispira, riusciremmo a vedere che è soltanto una creazione ingenua, un essere comico. Si potrebbe anche dire che con quel gesto di tirare fuori le due lingue, quella sul volto e quella scura sul ventre, il Diavolo voglia indicare che è totalmente privo di ipocrisia.

Il personaggio del Diavolo ha molti occhi, sul viso, sul ventre e sulle ginocchia, per guardare in faccia le proprie paure. Ha quattro facce: una sul volto, maschera che copre l’intelletto, quindi si aggiunge lo sguardo attonito dei due seni, le cui basi a forma di mezzaluna indicano un carattere emozionale. La faccia sul ventre, con la lingua di fuori, indica l’ampia estensione dei suoi desideri sessuali e creativi. Lo sguardo delle ginocchia suggerisce una carnalità accettata, impregnata di spirito, che non disdegna la vita materiale. Il suo sesso è una terza lingua penzolante. Ma il corpo di colore azzurro indica che è un’entità spirituale pur avendo l’aspetto luciferino.
Nella mano tiene una torcia con il manico verde, colore dell’eternità, su cui splende una fiamma rossa che nasce da un cerchio. La torcia arde con una grande attività recando il marchio della perfezione.

I tre personaggi hanno le corna (o rami) che potrebbero dare come significato aggiunto a questo Arcano quello della passione amorosa e creatrice, rimandando a certe leggende medievali in cui si racconta come certi animali rimangono impigliati con le corna nel bosco della passione. È anche la carta della tentazione, un richiamo alla ricerca del tesoro occulto, dell’immortalità. Ma può anche in negativo , rappresentare un falso contratto, l’infantilismo, la degenerazione della sessualità, gli inganni, l’ingordigia e tutti le condizioni autodistruttive.

Il Diavolo sta in piedi sopra una specie di pedana alla quale due diavoletti sono legati con una corda arancione che passa attraverso l’anello azzurro al centro. Il diavoletto di sinistra potrebbe essere un uomo e quello di destra un uomo, anche se nessuna caratteristica sessuale viene rilevata. La donna ha un piccolo segno sul petto, tre punti disposti a triangolo, come a indicare che è sacra. Tutti e due hanno i piedi che come radici affondano nel suolo nero. I piedi della donna hanno cinque dita, mentre quelli dell’uomo soltanto quattro. È in questa carta che si rivela la valenza attiva del femminile e quella passiva del maschile, con entrambe le energie che si incontrano al centro dando vita al diavolo ermafrodita, che ha il pene e due seni. Il piede e la mano destra hanno cinque dita, la mano e il piede sinistri ne hanno quattro.

Nella mentalità popolare il Diavolo rammenta il denaro, tenta gli esseri umani con un contratto invitante, una ricchezza facile e veloce. Gli si associa anche l’annuncio di una grande passione, di una tentazione, di un’avventura amorosa. Questi significati tradizionali appartengono alla stessa realtà spirituale: una parte di noi ci tenta con possibilità ignote, così come Cristo è stato tentato dal suo diavolo interiore.

Sopra il suolo nero troviamo un terreno azzurro rigato. All’interno della parte nera le stesse linee regolari, come prova del lavoro spirituale, hanno formato l’azione (il trapezio rosso) che conduce alla perfezione del cerchio azzurro in cui passa la corda che unisce i due diavoletti. Tutta l’attività inconscia e istintiva diventa conscia (giallo chiaro) e spirituale (azzurro). Il Diavolo con la sua presenza indica che la radice di questa attività è di ordine sessuale. L’estremità rossa del suo pene è simbolo di vita, come lo è il doppio nastro che gli sorregge i seni e circonda la vita. Con questi tocchi di rosso sembra indicare che la libidine è soprattutto una fiamma vitale, come quella della sua torcia, che infiamma il mondo. In questo senso il Diavolo è l’altra faccia di Dio.
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