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Vecchio 09-01-2009, 19.13.13   #39
stella
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
insomma non posso essere limitato nella ricerca perchè ho paura di un dio che mi giudica, consapevolmente scelgo di studiare quanto più posso, di capire quanto più posso, di scoprire quanto più posso...lascio a dio il potere di giudicarmi, sebbene io sia convinta che dio siamo tutti noi, su livelli di consapevolezza diversi, con possibilità di percezioni diverse...ma sono altresì convinta che tutti torneremo al tutto, cui apparteniamo da sempre.

La ricerca in se stessa non è sapere, è appunto ricerca perchè si sa di non sapere, dicendola come Socrate. E anche se si sa di sapere qualcosa, sono molte di più le cose che non sappiamo e che non sapremo mai.
Quindi lo studio e il cercare di capire non è sbagliato, ma questo non deve assorbirci talmente tanto da trascurare altre cose della nostra vita.
Il sapere da cui si viene messi in guardia qui è quello che fa rendere superbi, del tipo iosotuttoio quindi "sono superiore a te" mentre sappiamo bene che il sapere è sempre relativo e per forza limitato.
E si viene messi in guardia anche da quel sapere che ci fa avere sempre più sete, il che significa che è solo illusione quella che ci tolga la sete, e la continua ricerca di sapere diventa come un fuoco bruciante e può portare a distrazioni e inganni, riprendendo ad esempio le parole di Socrate nell'Apologia di Platone:

"E tutto preso come sono da questa ansia di ricerca, non m'è rimasto più tempo di far cosa veruna considerabile nè per la città nè per la mia casa; e vivo in estrema miseria...."

Dio giudica ciascuno in base a quello che è, per questo la cosa più importante è conoscere se stessi, che è appunto il titolo di questo capitolo:

"Del sapere umilmente di sè"

Umilmente perchè se mi considero migliore di altri abbasso la guardia e posso cadere nella superbia e in altre cose che mi allontanano dalla vera sapienza che solo Dio può dare, infatti la diede a Salomone ma quella più che sapere fine a se stesso fatto di tante nozioni era saggezza delle cose della vita...

Gesù non ha detto: "Beati gli ignoranti" ma bensì "Beati i poveri in spirito" e questa povertà è quella che solo Dio può riempire con la sua sapienza, chi è già pieno di sè non ha nulla da riempire...

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