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Vecchio 10-01-2009, 00.00.47   #41
filoumenanike
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Commento anch'io il passaggio incriminato.



Direi che questa frase spiega tutto l'equivoco. Con l'aggiunta, magari, della parola "eccessivo" che forse non è stata letta bene. Il testo dice infatti di acquietare l'eccessivo desiderio di imparare... e dal contesto si evince che si tratta di imparare cose che portano erudizione e non vero sapere... vero sapere che è quel "conoscersi veramente" che non può produrre altro che umiltà, dato che chi si conosce veramemente sa dei demoni che in lui albergano e della sua debolezza noi loro confronti e non può che assumere l'atteggiamento non giudicante nei confronti degli altrui peccato che nel testo è propugnato.

Il testo consiglia anche di concentrarsi nel tentativo di sapere le cose che servono pr la salvezza (dell'anima), lasciando perdere, almeno un po', quelle altre "certe cose" che nulla avendoci a che fare, sono sapienza illusoria.

Inoltre, tornando sull'acquietare e sull'eccessivo, il testo non dice di spegnere iil desiderio di sapere, consiglia tuttavia implicitamente, di controllarlo, gestirlo, incanalarlo verso obiettivi utili all'anima. Chi può acquietare desideri in lui, infatti, ha la capacità di non farsi dominare dalla brama e di indirizzare il fuoco del desiderio verso ciò che più conta. l'autoconoscenza.

L'autoconoscenza conta perchè corrisponde alla conoscenza... degli altri e di tutte le cose. Se mi conosco perfettamente alllora conosco perfettamente la mia anima e so come salvarla... ne segue che lo so anche per gli altri. Se conosco il "mondo delle anime", conosco l'universo che, forse, in un certo senso, è l'anima di Dio. E posso allora sperare di arrivare a conoscere Dio... fine ultimo della religione, oltre che di tutti i percorsi spirituali.
va bene, le parole di stella hanno sempre il potere di calmarmi, sono facili da capire, sono essenziali.
d'accordo anche con ray quando afferma che la vera conoscenza è umiltà, credo che soprattutto i grandi scienziati, le grandi menti, hanno la percezione dei propri limiti, ma qual è la conoscenza illusoria, quali sono le altre cose che dobbiamo tralasciare...penso alle interferenze della chiesa cattolica sulla scienza dai tempi dei tempi. da quando ha avuto potere la chiesa è stata sempre in opposizione con le scoperte scientifiche che sono il frutto della ricerca del pensiero, dell'evoluzione mentale di questi poveri esseri che ancora brancolano nelle tenebre, in balia della più totale ignoranza del perchè si agitano, soffrono, amano, si illudono, piangono, nella disperata ricerca della felicità, di una spiegazione possibile dei mondi... il desiderio di sapere è nato con l'uomo delle caverne quando dipingeva le sue mani sulla roccia o riproduceva se stesso e gli animali che gli stavano vicino, quello stesso uomo che oggi soffre e si dimena nella speranza di giungere ad un'idea possibile dell'impossibile concatenamento dell'universo.

Ultima modifica di filoumenanike : 10-01-2009 alle ore 00.02.57.
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