Discussione: Intestino
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Vecchio 30-09-2010, 15.15.02   #4
diamantea
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Capisco il tuo problema ma vado cauta nel darti consigli, così mi limito a raccontarti la mia storia che forse ne puoi trarre qualche intuizione.

Tre anni fa mi sottoposi ad una serie di controlli in quanto soffrivo di un disturbo simile al tuo, ma il mio intestino di peggio disturbava le vertebre lombari causandomi poi infiammazione all'ernia discale. Mi si erano formate due maniglie dell'amore che imputavo al sovrappeso.
Quando il chirurgo mi garantì che non avevo il cancro all'intestino, e che l'80% del mio problema dipendeva dallo stress che somatizzavo nell'intestino, vero organo bersaglio, mi decisi ad andare dall'osteopata per curarmi in modo globale.
L'osteopata mi disse subito che un intestino infiammato e ingrossato mi premeva le vertebre, e mi teneva alti i diaframmi con poco fiato, quindi prima cosa dieta, ma non solo per perdere peso, bensì eliminare i cibi che infiammavano, poi adottare impacchi di fanghi disinfiammanti o ghiaccio, poi piano piano mi avrebbe messo le mani nelle anse intestinali quando sarei stata trattabile. Infatti all'inizio della terapia ero tutta un dolore, impossibile toccare la zona addome e sotto costato, fegato, reni, milza, ma anche le spalle, al centro schiena dove diceva viene raccolto il sacco degli intestini, ovvero la membrana che avvolge gli intestini.
Il dolore al centro delle spalle all'altezza della scapole, così come della zona iliaca per riflesso, è indice di intestino infiammato.
Devo dirti che ho fatto molti cicli di terapia in tre anni, in cui sono riuscita a farmi conficcare 4 dita nelle anse senza piangere. Ma anche altre zone intoccabili per molto tempo.
Ho fatto i fanghi ma più di tutto mi ha giovato la borsa del ghiaccio che mettevo sopra la maglietta sul ventre spostandola ogni 5 minuti senza sostarla sullo stomaco, e lo facevo due volte al giorno fino a quado sentivo la superfice fredda.
Per l'alimentazione c'è voluta volontà di ferro per dimenticarmi per almeno un anno della stramaggioranza dei cibi, preceduti da un digiuno totale di 7 giorni, preparato prima da una riduzione graduale del cibo e dopo da un graduale reinserimento.
Occorre essere psicologicamente preparati per sottoporsi ad una cura riabilitativa lunga.
A me sinceramente venne un pò di depressione nel dovermi privare degli zuccheri, fare il ghiaccio nel mese di febbraio e sottopormi alla terapia che inizialmente era veramente dolorosa e spossante, anche perchè ciò che venne fuori era soprattutto dolore psicologico nascosto in ogni fibra del corpo.
Però ne è valsa la pena, ho risolto non tutto ma una grande parte, ed ho eliminato le antiestetiche maniglie, imparando a mangiare come il mio apparato digestivo esige.

Come principio alimentare gli zuccheri fermentano, le verdure a costa lunga infiammano, legumi mais banane arance ma anche altri alimenti fanno aria.
Quel che puoi mangiare è la lattuga anche bollita sempre, il cuore di finocchio (e di tutte le verdure in genere solo e sempre le foglie tenere, quelle più dure infiammano) è un toccasana mangiato crudo condito a qualunque ora anche a digiuno oppure bollito.
La carne meglio bianca e ai ferri, cottura a vapore ma meglio prediligere il crudo masticato bene. Rispettare gli orari dei pasti ed evitare i fuori pasto. Condire a crudo. Combinare gli alimenti in modo adeguato e dissociato.
All'inizio è normale che la peristalsi un pò si ferma ma puoi farti consigliare dal medico per superare il disturbo.
Il movimento, soprattutto il camminare a passo veloce ti aiuta a eliminare l'aria. Ci sono pure esercizi che puoi fare a casa se non puoi camminare fuori.
Se vuoi altri chiarimenti sono disponibile
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