Discussione: Una giornata tipica
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 14-01-2012, 17.56.09   #1
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito Una giornata tipica

Mio padre voleva mangiar bene a pranzo e cena per cui sono stata abituata a cucinare tutti i giorni. Mio figlio maggiore da piccolo soffriva di gravi disturbi alimentari, ed io cucinavo a parte per lui diverse volte al giorno e per diversi anni, ed io mangiavo a parte quando lui dormiva o giocava, e non cucinai nulla di buono finchè non potè mangiare normale a tavola con me.
Il piccolo ha avuto problemi alimentari, prima fame incontrollata poi anoressia ma tutto indotto dai farmaci, ed ecco che pure per lui cucinavo più volte prima per tenerlo a dieta poi per quello che riusciva mangiare pur di farlo mangiare.
Sono proiettata nell'accontentare i gusti alimentari dei miei figli, e di conseguenza anche del mio uomo, lo faccio volentieri anche se a volte mi pesa, mi sento stanca, non ho voglia, però lo faccio lo stesso, non mi posso dimenticare di tutti i problemi che hanno patito e che ancora si manifestano se mangiano male fuori.

Nella mia giornata tipo ci sono due priorità, i turni di mio figlio maggiore per i pasti e la biancheria pulita, i suoi abiti da lavoro sono la mia ossessione. Il piccolo ha orari regolari.
Abbiamo solo una macchina, lui lavora a un km e mezzo da casa per cui fin ora non abbiamo risentito della mancanza della seconda auto, tuttavia io trotto dietro a lui per garantirci a vicenda la nostra indipendenza.
La mia sveglia suona alle 7 del mattino ed esco di casa poco prima delle 8 se lui ha il turno di mattina, alle 8,30 o più se ha il turno di pomeriggio. Ciò vuol dire che ho un'ora o più per mettere su i legumi in pentola a pressione che son pronti in un un'ora se fagioli o ceci, le lenticche in 15 min, avviare una lavatrice che è pronta per le 8, e stesa se esco dopo.
Poi vado a lavoro, la mia fortuna è che nella zona sono circondata da buone macellerie, frutta e verdura, alimentari, e supermercati, il panificio ce l'ho sotto casa.
Quando esco all'una circa dal lavoro penso al pranzo e alla cena e faccio la spesa mirata per un giorno o massimo due.
I miei figli mangiano solo il primo a pranzo e il secondo a cena quindi ho meno da cucinare tuttavia dedico circa tre ore al giorno per i pasti e un'ora per la biancheria se non stiro.
Quando torno a casa a pranzo preparo subito la pasta, con legumi o ortaggi di stagione o ricotta fresca, nel frattempo metto su la cena, in genere pollo al forno, spezzatino con patate, cotolette che preparo io stessa, frittate varie, il contorno di verdure crude o cotte.
Se il grande lavora di pomeriggio vuol dire che dalla una e mezza fino alle 16,00 io sto in cucina a preparare oltre al pranzo anche la cena per trovarla pronta nel contenitore da scaldare in microonde al lavoro, altrimenti il pranzo al lavoro lo prepara spesso Tina che abita a 50 m da lui e la cena la consuma a casa quando torno io dal lavoro, oppure il pranzo lo porto io e gli lascio pure la macchina, prendendomi il passaggio dal mio autista di ritorno dal trasporto scolastico alle 14,20 che passa da casa mia per andare a posare l'omologato in comunità. Se Tina vuole salire a vedere la Mimma poi la scende lei la macchina mentre a me mi lascia in ufficio che è di passaggio e poi salgo a piedi, o con l'autista, orario coincidendo. A volte la sera se mi serve l'auto lui si organizza con un passaggio quando esce dal lavoro a tarda notte se Tina dorme con me, oppure la sende lei al rientro.
Insomma, la mia organizzazione per l'auto è rocambolesca, sali e scendi, passaggi mirati, orari sincronizzati al secondo, ma sono io che organizzo tutto.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 14-01-2012 alle ore 17.58.17.
diamantea non è connesso