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Vecchio 09-01-2009, 18.30.50   #38
jezebelius
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio

ho ripreso queste frasi dal testo perchè mi inquietano...l'umanità dovrebbe sopire il desiderio di conoscenza per non essere distratta o indotta in errore! dunque lo studio del mondo, l'osservazione dell'universo, l'analisi filosofica sono distrazioni ingannevoli...concetto che non riesco a far mio, l'ignoranza, nel suo significato primario.. etimologico, è quella che induce gli esseri umani a sbagliare a cadere vittime di potenti sopraffattori, di manipolatori delle menti, gesù non può aver detto questo, gesù ha detto siate umili, non inorgoglitevi del vostro sapere perchè è poca cosa rispetto a quanto non sapete, siate umili ma consapevoli, non ci ha esortato a vivere nell'ignoranza, dovremmo dire, come un poeta di cui non ricordo il nome, beate le oche che non sanno perchè vivono e sono felici della loro condizione perchè incoscienti, beati gli animali che non hanno consapevolezza del dolore e dunque soffrono meno di noi! eppure tutti, anche noi qui nel forum, siamo alla ricerca del sapere, il desiderio di scoprire nuovi orizzonti è il sale della vita e quando non riusciamo a darci risposte convincenti ci sentiamo infinitamente poveri e frustrati.
la paura di essere giudicata non mi può limitare, consapevolmente accetto di essere giudicata nè mi erigo a livello di dio, sono un essere umano sperduto in mezzo a questo grande mistero che mi avvolge e mi risucchia e non posso neppure pensare! mi sembra di leggere i miti greci dove la superbia degli uomini veniva punita duramente dagli dei gelosi!
mi sento quasi di diventare superba, queste parole mi danno quasi lo sprone a cercare più a fondo, esisto so di esistere e non so perchè esisto e non devo nemmeno ragionare, studiare, devo restare ignorante...ma perchè, quale è il peccato, che cosa è il peccato ? oh dio quale confusione, sono disorientata, è una parte della religione che rifiuto e credo fermamente nella manipolazione di questi parole, di certo non così affermate da gesù.
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Scusa ma allora non leggi . Ho detto che male non e' sapere ma fare del sapere un fine mentre deve essere sempre un mezzo .
Nessuno ti giudichera' male e nessuno ti limitera' mai , neppure se Dio sei tu o noi come dici , se del sapere fai quello che devi.
Questo e' il senso, non che sapere e' male, nessuno l'ha detto.
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
tu sai jez che non ho parlato assolutamente di certezze, se c'è una persona piena di dubbi sono io...non mi piace pensare che ci si debba allontanare dalla ricerca, dalla conoscenza, per il solo fatto che l'analisi filosofica, il pensiero cognitivo potrebbe distrarci o ingannarci!
Non ho detto questo perciò ho ripreso anche l'intervento di Nike col quale mi trovo in accordo.
Insomma l'essere dotto senza sostanza fornisce, esclusivamente, una parvenza, un riconoscimento dall'esterno. Conoscere determinate cose per il semplice gusto di dire: << " le conosco, le so ">> come se fosse un gioco a premi conoscere più di Tizio o Caio per un fine del tutto superficiale che è quello di apparire non di essere, a me non toglie nulla. La Sostanza, in fondo credo, sia altro.

E' vero non hai parlato di certezze ma implicitamente ne hai fatto riferimento, mi pare, con quel " mi inquieta". Come se ti si fosse stato levato qualcosa, forse la terra da sotto i piedi...!
Se il terreno dove cammini è la tua certezza e questa è divenuta il percorso sul quale ti trovi credo che sia inevitabile la situazione per cui, una volta minato, e questa mina oltre rischia di destabilizzare un complesso apparato, la stabilità del terreno stesso, anche la certezza traballa al momento dello scoppio.

Insomma, parli di sopire ma si parla invece di "eccessivo desiderio",

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2. Acquieta l'eccessivo desiderio di imparare, poichè ci si trova grande distrazione ed inganno. Coloro che sanno han caro di apparire dotti e di venire detti sapienti.
cioè un qualcosa che fuoriesce e che se trabocca deve per forza andare a finire da qualche parte. Da ciò col passare del tempo darci la percezione che l'acqua - facendo un piccolo esempio - alla quale ci si può dissetare, quella di cui abbiamo percezione diretta è quella originaria, di fonte.
Ma bere acqua imbottigliata è la stessa cosa che berla alla fonte? Comunque almeno per l'inizio disseta o potrebbe dissetare per il resto della vita visto che l'eccessiva sete non ci fa distinguere i tipi di acqua.
Semmai, a questo punto, non si tratta di non conoscere o fermarsi ad una conoscenza frivola ma di mettere in moto quell'intelligenza che per troppo tempo ha creduto di dissetarsi alla fonte...
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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