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Vecchio 09-01-2009, 20.22.33   #40
Ray
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Commento anch'io il passaggio incriminato.

Citazione:
Questa è una lezione altissima e utilissima: conoscersi veramente e disprezzarsi
Direi che questa frase spiega tutto l'equivoco. Con l'aggiunta, magari, della parola "eccessivo" che forse non è stata letta bene. Il testo dice infatti di acquietare l'eccessivo desiderio di imparare... e dal contesto si evince che si tratta di imparare cose che portano erudizione e non vero sapere... vero sapere che è quel "conoscersi veramente" che non può produrre altro che umiltà, dato che chi si conosce veramemente sa dei demoni che in lui albergano e della sua debolezza noi loro confronti e non può che assumere l'atteggiamento non giudicante nei confronti degli altrui peccato che nel testo è propugnato.

Il testo consiglia anche di concentrarsi nel tentativo di sapere le cose che servono pr la salvezza (dell'anima), lasciando perdere, almeno un po', quelle altre "certe cose" che nulla avendoci a che fare, sono sapienza illusoria.

Inoltre, tornando sull'acquietare e sull'eccessivo, il testo non dice di spegnere iil desiderio di sapere, consiglia tuttavia implicitamente, di controllarlo, gestirlo, incanalarlo verso obiettivi utili all'anima. Chi può acquietare desideri in lui, infatti, ha la capacità di non farsi dominare dalla brama e di indirizzare il fuoco del desiderio verso ciò che più conta. l'autoconoscenza.

L'autoconoscenza conta perchè corrisponde alla conoscenza... degli altri e di tutte le cose. Se mi conosco perfettamente alllora conosco perfettamente la mia anima e so come salvarla... ne segue che lo so anche per gli altri. Se conosco il "mondo delle anime", conosco l'universo che, forse, in un certo senso, è l'anima di Dio. E posso allora sperare di arrivare a conoscere Dio... fine ultimo della religione, oltre che di tutti i percorsi spirituali.
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