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Vecchio 29-07-2009, 13.51.34   #9
Ray
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Purtroppo io conosco solo un paio di lingue a livello scolastico e non credo sia una conoscenza adeguata per fare questo tipo di analisi, quindi volevo chiedere a chi ne sa di più se , a vostro parere, il tipo di lingua, con le relative regole, può condizionare anche il pensiero e le sue modalità: ad esempio dai primissimi rudimenti di latino che inizio ad avere, ho notato come, per capire una frase, visto anche l'ordine con cui sono disposte le parore, bisogna utilizzare l'intuito e mantenere l'attenzione in misura maggiore rispetto a quanto mi accade con altre lingue.

Credo che in generale la disposizione delle parole, il modo in cui si usano verbi, aggettivi, possano condizionare anche il modo in cui si pensa ed in questo senso cercare di imparare bene più lingue, magari nettamente diverse tra di loro, oltre che rivelarsi utile se si viaggia, possa avere anche l' obiettivo di aiutarci ad ampliare gli schemi mentali .
Neanche io so molte lingue, però condivido quanto dici. Una parte del nostro pensiero, quella appunto discorsiva, avviene proprio in una qualche lingua, quindi è condizionata dalla struttura della stessa. Poi ritengo ci sia counque una parte di pensiero che si svolge a monte, ma spesso non ne siamo consci.

Avrai visto, venendo al latino, che tendenzialmente il verbo è in fondo alla frase (anche in tedesco). Questo, ad esempio, rende difficile saltare allla conclusioni e anticipare i discorsi. Rende anche per lo stesso motivo più facile la suspence, catturare l'attenzione... insomma l'oratoria, fatta arte da Cicerone (e non solo lui).
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