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Vecchio 03-09-2011, 23.20.00   #12
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Grazie tante Grey. Bella la foto anche se con effetto di luce innaturale. Tutto è molto più suggestivo, speriamo di mettere delle foto se qualcuno dei nostri verrà a vederci.

Certo è un traguardo per noi due e anche per tutto il coro, e meritato, malgrado personalmente ho idiosincrasia per le discipline impostemi dall'esterno.

Abbiamo gua dagnato questa esperienza, ma anche abbiamo avuto la fortuna di aver fatto la conoscenza di persone di valore, i nostri maestri, che non hanno mai pensato al profitto, e ci hanno sempre detto: prepariamoci, studiamo le opere intere, potrebbe presentarsi un'occasione più grande rispetto ai concerti in chiesa a Natale, o nelle piazze per cantare le arie più note.
Molti di noi sono diplomati in canto, e il coro iniziò con parecchi coristi in pensione con grande esperienza e formazione. Nel tempo è entrata gente, che poi magari andava via perchè c'era poco business, e il coro anni fà si ridusse al minimo storico per la politica dei nostri maestri che selezionarono sempre di più in base alla buona volontà e la costanza. Così entrammo anche noi, semplici persone alle quali piaceva prendere lezioni di canto private solo per diletto e perchè è stato amore a prima vista con la maestra, con la quale diventammo presto amiche. Il nostro è stato un percorso un pò sofferto posso dire, attirati dal bisogno/desiderio di percorrere strade nuove. Ma quando si parla di voce e di fiato è davverp dura.
In un primo momento addirittura io scelsi tra la palestra e le lezioni quando Tea mi disse che aveva sentito la pubblicità di una scuola di canto nella nostra cittadina.
Quindi con leggerezza mi iscrissi al corso. Ma che leggerezza, i primi sei mesi mi sentii martellata, le tecniche per tenere la postura e il respiro erano troppo per me. Nel frattempo la scuola aveva chiuso, troppe le spese, e pochi gli allievi, e daccordo con la maestra ospitai le lezioni a casa mia per un pò, lei era disposta a spostarsi , visto il poco tempo che avevamo e i figli piccoli. Il tempo di organizzarci e ci spostammo ognuno coi nostri orari a casa sua, solo quindici chilometri.
Poi improvvisamente purtoppo rimase vedova e di un caro marito. Era difficile fare lezioni ma continuammo, a lei faceva bene tenersi impegnata, soffriva tanto e le fummo vicine.
Dopo un anno lasciai le lezioni, ci andavo il lunedì di mattina. Passando un periodo in cui dormivo poco la notte, la lezione in quelle ore era troppo pesante. Ma mi ripescò attraverso Tea che invitata ad un certo punto ad entrare nel coro si trascinò anche me.
Alle mie forti titubanze la maestra disse:decido che potete cantare nel coro, tutti possono cantare, basta studiare e venire alle prove. E così è stato

Oggi siamo ognuno nelle nostre case , io ho dovuto lavorare, così è passata una giornata libera dal canto, ma piena di sottile agitazione. Domani sarò la più vicina a Norma, una donna la cantante pure essa con un grande vissuto perchè lo emana da tutta la sua persona , che poi diventa un personaggio anche nella vita. Carica di simpatia e anche di autoironia.
Ci vuole una grande forza per stare vicino a lei, per non dimenticarsi che si è in scena e non ci si può permettere di lasciarsi rapire dalla sua voce e dal suo portamento ora raccolto ora incitante alla guerra come è scritto per Norma. E non si può essere nemmeno amorfi.
E' recitare di essere rapiti da lei. Difficile da spiegare.
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