Visualizza messaggio singolo
Vecchio 28-12-2011, 16.42.03   #144
Faltea
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-03-2007
Messaggi: 1,164
Predefinito

Stavo leggendo "i racconti di Belzebù a suo nipote" e devo dire che non è una facile lettura.
In questo trovo un'assonanza su quanto affermava Bodhi che la conoscenza era terreno per eletti.
Oggi, seppur con maggiore impegno di quanto ce n'abbia messo io, il libro può essere fonte da cui trarre tanti buoni spunti ma il tipo di narrazione, considerando il tempo nel quale era stato scritto, poteva essere un buon blocco per chi non era padrone della lingua.
Il creare volutamente delle parole diverse per definire concetti come l'amore divino, ed usare queste parole mischiate ad altre arzigogolanti ti porta a dover rileggere (dal canto mio) il libro con tanto di block di traduzione a lato per decifrare passo passo ciò che vuole dire e trarne il concetto che vole esprimere.

insomma un criptare dei concetti per far si che chi legge, debba "faticare" per accedere alla conoscenza che esprime.
Per ora ho abbandonato, mi ha un po' irritato questo suo modo supponente (traspare dalla narrazione) con cui mi sembra si prenda gioco del lettore.
Intanto è lì, sospeso.
Qualcuno di voi l'ha letto?
__________________
Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
Faltea non è connesso