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Vecchio 23-07-2008, 15.23.17   #6
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Uhum... per capire bene la formulazione dello studio facciamo un esempio.

Prendiamo Gibbi che vuole assolutamente mandare un bigliettino a Brad Pitt (bell'uomo, ma ti consiglio di scriverlo molto semplice il biglietto )
Per essere sicura che arrivi deve girare con un furgoncino pieno di copie del suo biglietto ed ad ogni persona che incontra (diciamo che ha un contatto, ora non ricordo bene i termini dello studio) lascia un diversi scatoloni con le copie del suo biglietto.
Queste persone a loro volta ad ogni persona che incontrano lasciano alcuni scatoloni con il biglietto etc etc.. fino al sesto giro, secondo lo studio uno di quelli che nella catena diretta è il numero 6 avrà occasione di incrociare Brad Pitt.
Però perchè questo accada le variabili sono altissime, su centinaia di persone che vediamo tutti i giorni solo una sarà quella che su centinaia di persone che vede etc....

Se vogliamo è un pò la stessa cosa che succede con la Vita.
Mhm..non riesco a capire bene come potrebbe accadere per la Vita.
Mi domandavo se, per altro verso, era possibile
dire la stessa cosa o meglio potrebbe, questo meccanismo, riguardare altre circostanze. Per esempio se Tizio e Caio abitano nello stesso paese e non si sono mai conosciuti - nel senso che non hanno scambiato mai qualche parola - ed entrambi partono, uno ad insaputa dell'altro, per andare a Londra, potrebbe capitare che nel giro di amicizie, inglesi o anche no vi possa essere Sempronio comune ad entrambi.
Oppure, ancora, nel corso della vita - ed è forse questo l'esempio che intendevi? - potrebbe capitare di incontrare Pincopallo in qualche paese straniero che in qualche modo è " collegato" alla famiglia da cui provengo; che so, potrebbe essere l'amico fraterno di mio nonno!
In effetti se ci si pensa bene, alla fine non si è poi tanto distanti gli uni dagli altri e che, forse, la distanza che ci si crea altro non è che fittizia ( non nel senso che non esiste ma che è facilmente superabile come ostacolo )
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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