Gią... altri tempi quelli in cui Coppi e Bartali sulle cime del Tour de France si passavano la borraccia d'acqua quando l'amico ne era rimasto senza... o quando uno forava il copertone e l'altro si fermava per aiutarlo. Vincere perchč l'avversario ha forato che vittoria sarebbe?
Mi ricordo anche una partita di calcio in cui l'arbitro assegnņ un rigore.... l'attaccante rialzatosi da terra andņ dall'arbitro a dirgli che era caduto da solo e che l'intervento del difensore era stato regolare. Il rigore fu dunque revocato e la squadra di quell'attaccante perse la partita...
Posso capire che in certe condizioni si perda "immeritatamente", tipo 20 azioni 0 gol contro 1 azione 1 gol... e in quei casi č facile che la mente tenti di farsi giustizia sommaria... "il fallo non c'era ma se sto zitto almeno mi "riprendo" ciņ che mi spetta di diritto"... e si finisce per stare zitti e calciare quel rigore... Ma sono convinto che un vero Sportivo non ha bisogno di queste cose, se č "destino" che perda quella partita lui la perderą, e la accetterą serenamente per Amore verso lo Sport in sč e non verso la sua vittoria o affermazione personale...
Amare uno Sport dovrebbe significare giocare proprio per tale Sport, e non per se stessi... Giocare per Onorarlo e Rispettarlo, per Manifestarlo attraverso se stessi... Se amo solo me stesso, non amerņ nč lo Sport nč il lavoro nč nient'altro nella vita...
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