Discussione: Azione e Pensiero
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Vecchio 24-06-2008, 18.51.02   #9
Uno
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Ecco, io volevo incentrare il topic su questa ambivelenza, non mi interessano gli equilibri vari di cui si parla, lo so benissimo che ci vuole equilibrio in ogni cosa ( cosa soggettiva, tra l'altro).

Il problema che mi pongo è se alla fine c'abbiamo un tot di energia da distribuire tra azione e pensiero. Se poi aggiungiamo anche la parola a questo, potrebbe allungarsi la discussione.
Si, quello che comunemente è chiamato pensiero, il cui unico risultato è far aprire la bocca a caso consuma molta energia e quindi impedisce di agire veramente rimaniamo come elastici o molle, come ci spingono o tirano (non solo le persone, anche il meteo per esempio, o piccole cose del quotidiano) ci muoviamo.
Se pensiamo ed agiamo realmente non è che siamo illimitati, però abbiamo molte più risorse, se concepiamo realmente qualcosa e siamo convinti che riesca sarà difficile che qualcosa ci fermi... abbiamo innescato la Volontà. Questo non è positivo senza conoscenza, perchè tutto ha un costo, quindi molti personaggi che imparano questo agire in modo fortuito (o se preferisci lo ricevono in dote senza sapere) spesso muoiono giovani o hanno una serie di problemi di altro tipo, ti basta vedere le storie di famiglie importanti.
In quei casi la cosa è evidente perchè ci sono grandi imprese in gioco e grandi guai come conseguenza, in una vita comune si fa fatica a cogliere ma il meccanismo è identico.
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