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Vecchio 03-03-2006, 00.19.55   #31
Ray
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Ecco, appunto RedW...

il fatto è che nel caso dei gesti simbolici, dire "soggettivi" e dire "comuni" (nel senso di buoni per tutti) non è necessariamente in antitesi.

Esiste una parte soggettiva... un'altra ragazzina potrebbe non avere un braccialetto da gettare e potrebbe non avere una spiaggia o uno scoglio collegati al ricordo del primo incontro o del primo bacio o quel che è... ma avrà qualcosa di analogo.

Esiste una parte comune perchè tutti funzioniamo nello stesso modo. Senza entrare in ambiti simbolico-sacri, che muovono questioni che travalicano l'oggetto della nostra discussione, ma restando nel campo psichico prettamente "umano", anche qui funzioniamo per simboli e per archetipi (uso il termine nell'accezione junghiana... magari ne parliamo a parte di sta cosa).
Come dire che, restando nell'esempio, una qualsiasi ragazzina avrà un oggetto "relazionale", caricato a feticcio, del quale può disfarsi. In qualche modo l'umano ha la tendenza a caricare di significati ulteriori gli oggetti, gli atti, le parole ecc. ecc... ovvero a conferire senso. Per la ragazzina il braccialetto non è più solo un braccialetto, ma il simbolo della loro unione... lo ha caricato di un senso che l'oggeto in se non ha... lo ha reso più reale.

Quindi quando lo getta, non getta un oggetto, ma con esso getta anche tutto quello che ci aveva infilato dentro... tutta la realtà dell'unione.

Una volta compreso questo meccanismo, possiamo stabilire non una formule valida sempre per "aiutarci" con atti simbolici... ma una strategia comportamentale si. Se si inizia a portare a livello conscio alcuni linguaggi inconsci... tipo il meccanismo sintetico di costruzione del simbolo o di riempimento dell'archetipo (entrambi atti magici, si sarebbe detto tempo fa), si può arrivare, in certi casi, a guidare i meccanismi inconsci e non solo a limitarsi di farsi guidare da essi.

Quindi... esistono atti simbolici validi per tutti? no.
esistono meccanismi con cui "scoprirli" e "costruirli"? si

Faccio un esempio: se io da anni cerco di liberarmi dal pensiero di mia moglie che, appunto da anni, mi ha lasciato e, per un motivo o per l'altro (sempre attaccamento e importanza personale... mai amore) non ci riesco, mi può capitare che, leggendo la storia della ragazzina mi si accende la lampadina e magari domani vado nella chiesa dove ci siamo sposati e abbandono non visto la fede sull'altare...
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