Si la mia è un'insoddisfazione esistenziale, legata anche al fatto che non mi piace il caos e la sporcizia.
Forse la frase più adatta, è che mi sento un pesce fuor d'acqua.
Edera, si il lavoro se l'hai fisso, non tenertelo stretto, ma molto di più. Io stesso se avessi un lavoro vicino casa e fisso, che non sia alienante, rinuncerei ad un trasferimento. Anche se capisco che è duro lavorare in famiglia, io ho lavorato coi parenti e t'assicuro che è pesante...
Speriamo poi che cambi qualcosa anche a livello sociale, ma più che sperare, li bisogna darsi in qualche modo da fare.
Molti dicono di andare all'estero (e mi ricollego al discorso di Nike) ma se tutti scappiamo, se tutti emigriamo, chi cambia le cose?
Ricordiamo che nella storia, all'inizio eravamo tutti popoli migratori, ma poi qualcuno si stabili nella fertile mesopotamia, e le civiltà sono nate, perchè qualcuno aveva messo le radici in certi posti, aveva il lavoro fisso, la casa fissa, e nascevano la città.
Emigrare va bene se uno si sente di farlo, ma poi comunque credo che sia legittimo puntare su una stabilità, sopratutto se ti piace vivere le tradizioni del luogo.
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