Discussione: l'emigrante
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Vecchio 01-12-2010, 10.34.12   #37
dafne
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Stò provando a seguire il tuo consiglio Uno e anche se sò di non esserci ancora del tutto quando capita anche se la risultante è dolorosa riesco, come dire, ad assorbirlo meglio. E' come se riuscissi a giustificarlo a trovarci un senso.

Comunque, cerco anche di andare avanti in questa esplorazione scritta perchè mi servirà, sò che mi servirà, per un momento successivo quello della rielaborazione finale.
Parolone

Ho osservato i miei bambini e le ultime decisioni che ho visto come necessarie.
Mi sento fortemente in tensione quando si parla di collegio ma la vita familiare è pessima in questo momento. Devo rielaborare stò grumo o finisce che mi ci perdo.

Mio figlio minore ha da sempre un problema di autocontrollo. Io ne ho troppo e l'aggressività in generale mi manda in panico.
La risultante è che ho sempre vissuto i suoi momenti di incontinenza in maniera sbagliata, ne avevo paura, li condannavo, non li reggevo e alla fine, credo, gli ho insegnato ad averne paura lui stesso.
Con la risultante che quando gli capitava reprimeva quel che poteva e poi esplodeva peggio.
Ci abbiamo lavorato negli anni, io stessa mi stò ritrovando di fronte a questo mostro e stò cambiando atteggiamento. Un pò meglio di sicuro le cose vanno.

Mio figlio maggiore invece ha meno problemi con l'aggressività, è più sul manipolatore lui, ma ha un problema con l'autodisciplina, come me, in pratica non ce l'ha proprio e io su questo ho appena appena iniziato a lavorare.

Si ok, sono bambini, non posso aspettarmi da loro quello che non riescono spesso neanche gli adulti. Il problema in effetti sono io in questo senso perchè se posso cercare di dare una mano per l'autocontrollo (riuscendo anche a perderlo in modo sereno se serve) per la disciplina...serve pure a me un collegio....

E qui torna il problema della forza, dell'energia che non trovo.Non riesco a star dietro a tutti e due nel modo corretto. Ora mollare tutto sarebbe comodo non voglio farlo ma mi devo arrendere di fronte al fatto che non posso tutto e che se parte del problema sono io, per come li ho non-educati, questo non mi deve generare dei sensi di colpa improduttivi e soffocanti ma mi deve spingere a cercare la soluzione più utile, il male minore.

Abbiamo bisogno di essere aiutati, questo è, e non devo voiverlo come un fallimento (o ne resterò inchiodata) ma come una possibilità che abbiamo di rimettere ìn carreggiata una vita che ha sbandato paurosamente.

Se metterlo in collegio gli serve, facciamoglielo servire, posso stargli vicina tanto se non di più che a stare qui a dargli del cretino perchè non riesce a fare.

Per il piccolo parlare di collegio è presto ma comunque una variazione di clima non può che fargli bene.
Nei primi tre giorni che il grande è stato via è andato tutto bene, mi sono accorta di quando sono scivolata. Io per prima. Ho mollato l'attenzione e la costanza su quello che stavo facendo, non sono riuscita a mantenere la sensazione dello shock della novità e tutto è tornato come prima.

Adesso viene la parte più difficile, provocare il cambiamento e fare in modo che permanga affinchè non diventi un altro sacrificio vano.
dafne non è connesso