Visualizza messaggio singolo
Vecchio 24-08-2009, 21.36.48   #13
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Porto una mia esperienza personale, ormai sono passati tanti anni, se ci riesco vorrei iniziare a risolvere qualcosa che è presente ancora adesso in me..

Quando ero una ragazzina avevo come credo la maggior parte dei miei coetanei un gruppo di amici con i quali passavo le serate in discoteca, o a feste di paese, in cui sì c'era il gruppo, ma erano anche presenti sconosciuti. Se è vero che il gruppo da una certa sicurezza, è anche vero che in alcune situazioni è il modo più semplice per avvicinarsi all'alcool (forse anche alle droghe, non so la mia esperienza per fortuna si è fermata al primo), se non bevi vieni deriso e sei "lo sfigato" del gruppo.. questo da solo non basterebbe se a 16/17 anni avessi avuto un po' più di volontà avrei potuto decidere con la mia testa, a quel tempo, l'ho trovata una trasgressione divertente e che mi faceva stare bene, poi non reggendo molto l'alcool bastava poco per farmi sciogliere, e farmi sentire sicura di me, e piacere all'altro sesso, cosa che da sobria non mi riusciva, l'alcool abbassa le difese, scioglie la lingua, e quando eravamo tutti un po' prede dei fumi dell'alcool era anche più semplice lasciarsi andare a piccoli flirt. Bere, essere un po' sopra le righe al sabato sera per me è stata la norma per diversi anni, in estate, quando andavo in campagna, quando trovavo il gruppo, e i miei genitori erano tranquilli (o volevano esserlo) "perchè tanto li sono tutti bravi ragazzi e non ci sono i pericoli che ci sono in città.." . Finchè si è trattato di qualche birra, nonostante non avessi il pieno controllo di me, riuscivo comunque a gestire la cosa (o ne avevo l'illusione , probabile), e quindi anche se il mio modo di fare poteva essere provocante nei confronti dell'altro sesso, lo era fino adun certo punto, se non volevo fare qualcosa mi fermavo in tempo.. ma come in tutte le cose, giocando con il fuoco prima o poi si rischia di scottarsi, e più di una volta ho perso il controllo, qualche birra si è trasformata in parecchie birre, e altri intrugli, ed un paio di volte mi sono trovata in situazioni poco piacevoli, a cui sono andata incontro inconsapevolmente. In cui mi sono sentita violata perchè anche se ho detto di no, non avevo la forza di andarmene con le mie gambe, volevo allontanarmi , ma non ce la facevo perchè il corpo non rispondeva alla volontà. Entrambe le volte mi è andata bene, e non è mai successo nulla di irreparabile, e che una volta è successo con un ragazzino che conoscevo bene ed eravamo in mezzo alla gente, non sarebbe potuto succedere niente di grave, eppure le sua mani addosso non le volevo, non è bastato dire di no. In entrambe le occasioni se fossi stata sobria non sarebbe successo niente perchè avrei potuto allontanarmi e posso dire che la "colpa" sia stata esclusivamente di chi stava con me?.. direi di no.

Il confine per come la vedo sta nell'amore che si ha verso sè stessi, eccedere con l'alcool non è amarsi è annullarsi allo scopo di piacere (almeno questo è stato per me), pero' a volte non si calcolano le conseguenze.. a me è andata bene, ma se da un lato posso dire di aver imparato la lezione, dall'altra ho ben chiaro che non ho ancora chiuso il conto con l'alcool perchè adesso, ogni volta che qualcuno vicino a me beve qualcosa in più di un bicchiere provo un enorme fastidio, ho un blocco che non so ancora bene da che parte prendere ma intanto questo puo' essere un inizio... Per me è stato molto facile a suo tempo trovare nello "sballo" un modo per sentirmi meno inadeguata di come mi sentivo, i motivi per cui si inizia possono essere molti, nessuno pero' è una giustificazione.
RedWitch non è connesso