Discussione: Percezione e coscienza
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Vecchio 10-03-2010, 13.58.18   #69
atomico
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Partiamo in aereo per Haiti, atterriamo, guardiamo la situazione degli edifici in particolare e dell'isola in generale. Raccogliamo testimonianze, interroghiamo esperti, scienziati, sismografi, mass-media e quant'altro possa dimostrare incontrovertibilmente che è accaduto l'evento terremoto nel tale spazio temporale.
Cio non mi dimostra che è accaduto il terremoto, perchè avrei solo le percezioni degli esiti di un terremoto, sia esso costituito da case rase al suolo o da civili disperati che raccontano cose raccapriccianti. Ma sarebbero solo percezioni, ripeto percezioni, tutte cose cioè che io posso ritenere "interne" alla mia mente.

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Originalmente inviato da centomila Visualizza messaggio
Comincio a pensare che tu faccia un discorso capzioso. La banalità disarmante riguarda il fatto che IO PERCEPISCO SOLO CIO' CHE PERCEPISCO. ED HO COSCIENZA SOLO DI CIO' CHE PERCEPISCO. Ma il fatto che esista solo ciò che percepisco sarebbe una tesi ultrarivoluzionaria e del tutto negata dalla comunità scientifica mondiale.
Finalmente un intervento che permette di parlare degli aspetti davvero interessanti di questo discorso.
Il mio discorso colpisce al cuore proprio la comunità scientifica, in quanto facendo propria la sua metodologia, si arriva alla conclusione che alla domanda: "Di cosa è fatta la realtà", la risposta scientifica più rigorosa è quella di considerarla solo PERCEZIONE + COSCIENZA.

Se la comunità internazionale la negasse, negherebbe non quello che ho discusso in questo thred ma la propria stessa metodologia.

I risvolti pratici del mio discorso sarebbero comunque irrilevanti (quelli teorici invece sarebbero molto sconvolgenti), in quanto per capire la realtà si devono comunque fare delle ipotesi, e quindi degli atti di fede.
E tra queste vie vi sarebbe quella seguita dalla scienza (il cui compito è proprio quello di cercare di spiegare il funzionamento della realtà)e da tutti noi nella nostra quotidianità, ovvero quella di far corrispondere alle nostre percezioni una controparte materiale.

P.S.
La tesi che io propongo (o meglio che riporto, e che convidivo) è che a realtà è solo CONCEZIONE + PERCEZIONE, e non che esiste solo ciò che percepisco.
Sono due concetti diversi, perchè una cosa è:

considerare percezione (e coscienza) tutto ciò che esiste

un'altra invece:

considerare esistente solo ciò che percepisco (o di cui sono cosciente).

Infatti così come nessuno può dimostrare che esiste un modo esterno alle percezioni, nessuno può dimostrare che non esista.
Rimane il fatto però che le uniche forme di esistenza che abbiamo sperimentato solo quelle di esistere come percezione o esistere come coscienza.
Non c'è alcun altra forma di esistenz adi cui noi sappiamo qualcosa, quindi ritenere che esistano oggetti esterni che non sono ne percezioni ne coscienza, non solo è un atto di fede, ma un gran salto nel buio.

Ultima modifica di atomico : 10-03-2010 alle ore 14.17.54.
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