Discussione: I vettori
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Vecchio 26-05-2007, 22.45.51   #9
Ray
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Chiedo scusa al gufo, ma nel mentre che connette quanto sta dicendo con l'argomento del tread, proseguo nel considerare le implicazioni dell'accostamento che ho proposto: quello dei vettori per approcciare lo studio dei desideri e della volontà. Dato il numero di interventi non so quanto questo sia effettivamente di interesse per qualcuno... ai posteri l'ardua sentenza.

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Ciò significa che la risultante di più forze sarà anch'essa una forza. Non solo, ma significa anche (questo approfondiremo) che una forza può essere considerata come la risultante di altre forze.
La questione che una qualsiasi forza può essere considerata come la risultante di altre due (o più) è particolarmente significativa, anche se non immediata a vedersi.
Basti pensare che normalmente le forze che vengono percepite in quanto osservabili sono spesso composte da altre forze non immediatamente palesi.

L'esempio riportato della pallina ne è una manifestazione. Noi percepiamo la sua traiettoria e solo dopo un certo tipo di analisi scopriamo che sono state impresse più forze e che quello che vediamo ne è la risultante.
Altro esempio è la traiettoria di un proiettile. Noi la osserviamo e possiamo descriverla, tuttavia studiandola appare evidente come essa sia generata dalla somma di due forze: la spinta del fucile e la forza di gravità.

In effetti accade un qualcosa di analogo anche nei confronti di ciò che chiamiamo comunemente "volontà". Prendendo l'esempio sopra del "vado in vacanza ad Ibiza" spesso ci capita che detta "volontà" ci si presenti già bella e pronta e non siamo subito consapevoli che essa è generata dalla somma di "desidero un'avventura sentimentale" e "non voglio lavorare".
Anche la volontà di mangiare la torta spesso non ci permette di renderci conto che è la risultante di una sottrazione tra desiderio di torta e desiderio di dieta (o di dimagrire).

Questa distinzione appare solo con un'osservazione più approfondita. Ma questa osservazione sarà facilitata dal sospetto che di somma di forze si tratti. Se io pensassi che la volontà che percepisco sia la forza originaria non mi prenderei la briga di guardare meglio.

In ogni caso (qui faccio una pausa) questo concetto generale fa si che si possa procedere indefinitamente sia nel sommare forze (desideri) verso una risultante sempre più "unica" (nel senso di unita) sia che si possa procedere indefinitamente in senso opposto... ovvero scomponendo le varie forze che troviamo nelle sue componenti, procedendo via via verso una forza sempre più "originaria" e, anche in questo caso "unica"...
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