Discussione: I vettori
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Vecchio 01-06-2007, 23.01.14   #16
Ray
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a quanto pare qualcosa si è mosso...

Vediamo se riesco a spiegare. Perchè sto costruendo questa strampalata teoria? Non facevo meglio a parlare di desideri e stop? Perchè questa inutile complicazione?

Primo: mi diverto. Io non ho la minima idea che mi permetta di dire quanto questa teoria sia strampalata, anche se sono abbastanza convinto che non lo sia più di tanto.
Secondo: certo che si poteva parlare di desideri e volontà, magari in altra sezione. Ma l'idea è prioprio quella di sfruttare cose note in un ramo del sapere per vedere se si può strappare qualcosa ad un altro ramo, notoriamente di più difficile indagine.
Terzo: è una complicazione fino ad un certo punto. Non aver mai sentito parlare di vettori non aiuta, è vero, e entrare nella logica può non essere immediato. Però, una volta fatto un certo sforzo iniziale, la questione non risulta difficilissima e le implicazioni ed applicazioni possono essere immediate, oltre che decisamente interessanti.

Ciò premesso direi due cose sui desideri, per provare a rispondere a Sha.
Per vari motivi, tra cui il fatto che siamo convinti di avere una volontà e non molteplici, noi tendiamo a mettere assieme le varie volontà che si esprimono in noi (i piccoli io), cerchiamo di trovare compromessi tra le varie cose che vogliamo. Spesso chiamiamo questo "capire quello che vogliamo". Ciò accade in quanto i vari desideri vanno quasi sempre in direzioni loro e non è quasi mai possibile soddisfarli e stop. Inoltre capita spesso che soddisfarne uno implica il non potere soddisfarne un altro. Il risultato di questa confusione è trovarsi nello stato di non sapere cosa vogliamo oppure di cercare una direzione che vada bene per tutte le varie spinte che vivono in noi, anche se non ci rendiamo conto di averle... ci limitiamo a considerare ipotesi che non ci soddisfano, fino a quando ne troviamo una che va bene (+ o -) e allora... "ecco! questo è ciò che voglio!" (molte volte per ciò abbiamo bisogno di una ulteriore forza squilibrante... un altro desiderio).

In questo senso tendiamo a vedere risultanti... quel che ci si palesa in superificie è sempre una nuova risultante, una somma di sempre più vettori.
Avere una volontà unita è un'ipotesi per il momento un po' azzardata... implicherebbe poter modificare le direzioni di alcuni vettori (però però... questa considerazione può aprire strade... forse in parte minima ne siamo già capaci).

Dall'altro lato, la scomposizone dei vettori può darci un metodo preciso per determinare i nostri desideri nascosti, o almeno alcuni di essi. Non chiamerei questo "desiderio reale" per il momento, ma solo qualcosa come "desiderio inconfessato"... a volte per indagine troppo superficiale, a volte per altri motivi.

Quello che mi ha colpito quando ho iniziato ad esplorare questa ipotesi è la semplicità di alcune conclusioni, a differenza di quel che capita quando si cerca di guardarsi dentro.
Pensate a quanto può essere difficile scoprire certi desideri in noi. Ma soprattutto, più che la difficoltà (li magari c'entrano le resistenze... altro argomento "scientifico"), la scarsissima certezza che abbiamo in merito a quanto scopriamo. Invece, limitandoci a sottrarre, potremmo capire molte cose o, perlomeno, potremmo prendere in considerazioni ipotesi nuove su noi stessi...


Mi scuso per la lunghezza (oggi dormo più del solito e non so far meglio). Mi fermo per ora, magari cerchiamo di capirci meglio se occorre.
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