E' curioso, non trovo più il quadernetto su cui mi ero scritto questo sogno, forse buttato nella foga di "pulire".
E' interessante che siano passati nove anni e che ancora alcuni passi siano vividi come appena sognati.
Stò ancora ravanando con il primo altarino, alla ricerca del cuore. La vera è un sigillo a un dito che implica fedeltà, ho letto che la simbologia egizia lo poneva al quarto dito della mano sinistra della sposa, cioè il dito del cuore, perchè credevano che da li passasse la
vena amoris che attraverso al braccio porta direttamente al cuore.
Curiosando in giro ho trovato un riferimento all'"anello di Tara" che a vedersi sembra un anello (alcune foro rappresentano due serpenti in altre c'è una testa di cervo in cima allo spillone) attraversato da uno spillone. Secondo alcuni era il simbolo del popolo dei Dana, delle divinità celtiche che ispirano la cultura di quel popolo. Sempre secondo questo simbolismo questa spilla rappresenterebbe un numero magico,il 144, abbreviazione del numero 144.000 citato nell'Apocalisse...bon al di là del numero mi ha colpito perchè, pur andando a memoria, mi pare di aver poi appuntato la vera sul vestito..umpf mi tengo il riferimento come una conferma del titolo del sogno che ai tempi avevo scritto "rito celtico"
Purtroppo vado a memoria, ricordo l'altarino con le ciotole laterali e ricordo di aver buttato la terra sul fuoco e aver bagnato lo spillone. Poi ho infilato le mani nella cenere anche se ho un ricordo vago, come se l'anello ci fosse caduto mentre all'inizio era posto in un punto centrale.
In ogni caso cercando un senso a tutto questo continuo a legarlo all'emotività. A un fuoco interiore che non si è acceso e che forse se acceso e se poi "corretto" da giusta acqua e terra produrrebbe questa vera, quest'anello che lego all'emozionalità. Al femminile forse.
Anche se una voce fuori campo mi dice che il vero amore è l'unione dei 4 elementi. Però se combino gli elementi e trovo la vera dovrei sapere cos'è il vero amore mentre poi il sacerdote mi ragguaglia in merito e alla fine per un pelo non perdo il marito...mah...ci resto, mi sà che è inutile guardare al resto finchè non capisco questo.
