Discussione: Abisso
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Vecchio 28-08-2006, 11.55.14   #46
Kael
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Originalmente inviato da coccinella
Una precisazione. Come sempre la difficoltà nel comprenderci deriva dal significato che ognuno di noi dà ai termini. Le mie riflessioni derivano da esperienza diretta con l'abisso: mai come sperimentando l'abisso ho percepito con terribile sgomento il labile confine tra la mia unità, intesa come energia vitale psicofisica, come "esserci", e la dissoluzione di questa unità. Questa voragine, questo buco nero ti guarda sì, ma ha lo sguardo vuoto dello squalo, ingordo e vacuo. In quel momento ho realizzato con tutta me stessa sia l' "esserci" che il "non esserci", rischiando però di morire.
Se prima anch'io pensavo la morte come facente parte della vita, dopo quei momenti ho percepito che vita e morte appartengono a due mondi diversi, infinitamente diversi:nel momento in cui si guardano in faccia ecco l'abisso.
Ma questo è solo un pezzetto della mia personale esperienza. Altri nello stesso frangente, chissà cosa avrebbero percepito. Ci sono come sempre infinite variabili(al punto d'unione...).Come sempre non pretendo di aver definito l'abisso, ma ho solo cercato di spiegare ciò che per me è stato(e a volte ancora è) l'abisso.
Rispetto le esperienze di ognuno coccinella, tuttavia c'è una sorta di chiusura nel percepirle come uniche possibili e non "migliorabili" in quanto ---> "io" diverso da tu... Ognuno di noi ha la sua visione soggettiva (e quindi ti rispondo indirettamente anche in "la giusta prospettiva") e questo è naturale, è la base di partenza da cui tutti iniziamo... però... è anche vero che la tua visione, come la mia e come quella di chiunque altro è limitata... dovremmo tendere verso una visione oggettiva che equivale ad una espansione/ampliamento (da "punto" divento retta, poi un piano a due dimensioni e poi ancora oltre...)

La mia personale visione, derivante da esperienza diretta dell'abisso (come credo, anzi sono sicuro, tutti abbiano avuto, dal momento che senza il nero la partita a scacchi non si fa...) non è molto diversa dalla tua. Soggettivamente anch'io vedo vita e morte come due mondi diversi (io punto "vivo" non posso com-prendere un punto "morto") però posso cercare di avvicinarmi ad una visione più amplia... La mia frase "nascita e morte sono solo due aspetti della vita" non vuole quindi essere la mia personale visione...

Come dice la nostra amica Lupa (che ne approfitto per tirare in ballo lei lo sa che ce l'ho con le sue firme ), "sarò me stesso, nessuno potrà accusarmi di averlo fatto nel modo sbagliato"...ed è vero... però io potrò accusarmi di essere "rimasto" me stesso troppo a lungo... senza aver cercato di essere "qualcosa" di migliore... (si, lo so, difficile da comprendere questa... ma se fisicamente resto un punto, con la coscienza posso invece ampliarmi in più dimensioni...)

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