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Vecchio 11-09-2004, 16.54.46   #18
Uno
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Ok Pluto questo argomento ti sta a cuore, vediamo se possiamo trarne spunto per toccare alcune cose secondo me interessanti.
Allora sul discorso rabbia e odio mi sembra di averti già scritto che poi alla fine è chi li prova che sta male, il destinatario di tali sentimenti potrà subirne gli influssi solo se è più debole dal punto di vista emotivo/psicologico oppure materialmente perchè in una posizione di inferiorità di "potere" per esempio un subalterno in ufficio.
Però fregandocene un momento del destinatario, anche se può sembrare un discorso non corretto e invece lo è più di tanti altri "volemose bene" e poi vi dirò perchè, perchè devo perdere energie, rovinarmi il fegato (c'è una "esoterica" relazione su quello che sembra solo un modo di dire) per odiare una persona?
Tu mi dirai:"io sono fatto così", e questo è vero, in questo momento sei così, almeno da quello che dici, il problema è: vorresti essere diverso? Credo di si da come ne parli, allora il discorso cambierebbe in come si può cambiare....
Premesso che nessuno può dire ad un'altro qual'è la strada giusta perchè ognuno ha la sua, come punti di riferimento (molto generici) direi che bisogna iniziare con l'accettarsi, "io sono questo" in questo modo il mio essere non è focalizzato su un obbiettivo che vedo al di fuori di me, per esempio chi sta perrenemente a dieta non si accetta fisicamente ma chi non si accetta non potrà mai dimagrire perchè la sua attenzione è sempre puntata sui modelli di magrezza e perde ogni sua energia, energia che gli/le servirebbe per dimagrire. Solo quando ci si è accettati si può inziare a cambiare.
Meglio che non rileggo se no mi prendo in giro da solo per il tono pseudoserio.
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