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Vecchio 21-02-2008, 01.14.01   #4
Shanti
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Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Se io cambio davvero poi questo si rifletterà sul fuori, nel mio rapporto con l'esterno e a quel punto cambia anche la percezione che ho dell'altro (una cosa che mi dava fastidio, se riesco a risolverla in me smette di darmi fastidio per esempio anche se nell'altro è ancora presente, diversamente posso forzarmi e cambiare atteggiamento ma dentro resta la punta di fastidio..)

che cosa è per voi l'osservazione?
Sono d'accordo con te, se una cosa che mi dava fastidio è veramente risolta smette di darmene, mentre se cerco soltanto di tenerlo a bada non penso sia sufficiente a modificare veramente qualcosa all'interno di me, più che altro dipende dallo stato d'animo del momento. Che poi è corretto tenerlo a bada o più che osservazione è un cercare di controllare e reprimere? Sono confusa sull'osservazione, non mi sembra per niente facile e non so se so spiegare ma ho l'impressione di averne colto il senso profondo in rare occasioni, per poi tornare a farlo più o meno sonnecchiando.
Per rispondere alla tua domanda per me osservazione è come scrive Jez prendere atto di un mio comportamento, che sia un'azione o a parole cercando di vedere sia che cosa mi ha spinto a fare, a dire o a pensare in un determinato modo, sia a osservare appunto che cosa mi è successo in quel momento, compresa la reazione fisica.
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