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Vecchio 22-02-2008, 16.57.14   #8
dafne
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio

L'osservazione č la prima tappa di un lavoro che poi deve comprendere tutti sč stessi... non si puo' scindere dal resto, osservare va bene, ma poi bisogna muoversi per modificare quello che non va e questo esula dal fuori, dagli altri, possiamo osservare gli altri per imparare qualcosa di noi stessi, non per cercare di far cambiare gli altri. Se io cambio davvero poi questo si rifletterą sul fuori, nel mio rapporto con l'esterno e a quel punto cambia anche la percezione che ho dell'altro (una cosa che mi dava fastidio, se riesco a risolverla in me smette di darmi fastidio per esempio anche se nell'altro č ancora presente, diversamente posso forzarmi e cambiare atteggiamento ma dentro resta la punta di fastidio..)

che cosa č per voi l'osservazione?
Sono d'accord con te (ma vah?!)
Un giorno il mio ex maritino mi ha detto "io sono per la paritą tra uomo e donna", la frase mi ha fatto subito un brutto effetto, ho cercato di capire perchč, in fondo aveva detto una bella cosa..
Un giorno ho capito, semplicemente non doveva dirlo...mi spiego, per me la cosa era talmente ovvia, certa, scontata che sentirla affermata mi ha sbilanciato. Insomma, dire che si č d'accordo su qualcosa significa che c'č la possibilitą che non sia cosģ. Si?
Io che sono convinta della paritą (parlo di dignitą) tra uomo e donna non mi pongo nemmeno il problema di dirlo, č cosģ e basta, se ho bisogno di dirlo č A) perchč devo convincere qualcuno B) perchč devo convincere me. In un'altra dscussione, quella sul giudizio degli altri mi sembra, č stato sviscerato come molto spesso, se non sempre cerchiamo di convincere gli altri per dare conferme a noi stessi..
Quindi, se qualcosa negli altri mi irrita, (anzi, forse dovremmo dire che mi mette a disagio, tale disagio da passare poi all'irritazione, anche questo č un meccanismo nuovo che stņ scoprendo proprio osservando) significa che tocca una qualche convinzione in me che non č fissa, certa, ma un pņ traballante.
Chissą se sono riuscita a spiegarmi
Osservare
ob- servare
0b=sopra attorno avanti
servare=custodire salvare guardare
l'ho trovato tradotto come un "tenere gli occhi addosso", significa quindi guardare con diligenza ma ha anche il senso secondario di mantenere una promessa di eseguire, obbedire.
Si dice infatti "odsservare le leggi" nel senso di seguirle, di ubbidirle (si lo so non č italiano )
Quindi, quando osservo non mi limito a guardare con gli occhi fisici ma anche con quelli interiori.
Che ne dici ci stą?
dafne non č connesso