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Vecchio 31-08-2006, 14.48.58   #23
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
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Citazione:
Originalmente inviato da Uno
  1. Non lasciare correre la mente da sola
    sembra un paradosso, ma una fantasia creativa ha bisogno di una mente disciplinata, poi si arriva al lampo di genio... che tale è per la mente non ancora espansa.. la stessa intensità per una mente più allenata è normale... ma comunque per ogni mente il "limite" successivo sarà tale lampo
  2. Non usare sempre la via più semplice per quanto comoda sia
    Non intendo cose tipo il dover soffrire religioso (anche se riletto in questa chiave assume altri significati più profondi di quelli sfruttati dal clero) ma sapere che la via più facile è la prima che ci capita davanti, può essere la più fruttuosa e anche no... solo se proviamo ad "analizzare" (non lo si fa razionalmente almeno non completamente) anche e altre abbiamo un quadro se non completo almeno più vario di possibilità
  3. Tentare di creare un'altra via
    Questo non credo abbi bisogno di commenti, se non quello di non cadere nelle abberrazioni che si vedono quotidianamente, creare altre vie non significa mettersi un piercing su ogni appendice più o meno pendula o vestirsi da pezzenti per credere di essere diversi.. o buttarsi ataccati ad un elastico o chissà cos'altro (potrei fare milioni di esempi) creare altre vie significa fare le stesse cose in altro modo, che questo sia più proficuo e fruttuoso per l'Essere e non per l'Apparire
Il punto 2 prende in esame una sorta di Sacrificio e lo specifichi nel dire "nn il soffrire religioso".
La parola sacrificio vuol dire rendere sacro.. e ora credo di comprenderne una parte di più.
Nel momento in cui nn sprechiamo parti di noi, energie come dici nel punto 3, arriviamo a sacralizzare ogni azioni nel senso di attenzione. Sacro è tutto ciò che per noi è inviolabile, che ha la massima importanza per cui vale applicare una forza per compiere una azione.

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So che la fantasia può essere usata anche come una specie di autoipnosi. Ci sono libri che ne parlano abbondantemente. Io nn so se sia una buona tecnica, l'autoipnosi, ma so che più che la fantasia a creare in noi una specie di catarsi è la modificazione un modo di fare attraverso l'ideale realizzato nella fantasia. Non so se si capisce e se sia corretto.. ma il discorso è interessante.
Quel che credo è che analizzando le diverse prospettive di azione come dite sopra si possa nn solo prepararsi ad eventuali inconvenienti .. ma più importante mi sembra che si abitua la mente a nn preoccuparsi dell'eventuale inconveniente ma ad occuparsi di ciò che accade. Se ben usata la fantasia dunque nn proietta nel futuro ma allena a restare presenti nel presente. Un pò un paradosso in effetti..
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